I posti più belli per immersioni subacquee

Tra le attività più divertenti per chi ama il mare, le immersioni permettono di scoprire i tesori nascosti nelle profondità degli abissi. Ai coraggiosi appare un mondo dai toni ovattati che non può che incantare, in cui i raggi che filtrano dall’acqua mostrano un’incredibile varietà di pesci e fondali. 

Abbiamo quindi individuato per voi i posti che offrono gli spettacoli sottomarini più affascinanti in giro per il mondo.

 

Palau, Repubblica di Palau

© divesafariasia.com

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Una delle sette meraviglie sottomarine, nelle sue vicinanze c’è la maggior parte dei siti per immersioni più famosi e scenografici, oltre che molti relitti risalenti alla seconda guerra mondiale. Una vera isola del tesoro tutta da scoprire.

 

Kona, Hawaii

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La magnifica cornice delle Hawaii ospita nelle notti di luna crescente uno spettacolo inusuale, in cui il plancton, illuminato dai raggi di luna filtrati dall’acqua attrae le mante creando così un’atmosfera veramente magica.

 

Cocos Island, Costa Rica

© costaricasurfing.org

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Parte del cosiddetto triangolo d’oro, che comprende le Galapagos e alcune isole colombiane, quest’isola è una riserva marina poco frequentata e dalla flora e fauna sottomarina molto varia.

 

Perth, Australia

© high50.com

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La vicinanza alla barriera corallina garantisce immersioni mozzafiato in acque cristalline la cui bellezza può competere solo con quella del verde e della fauna che Perth ospita sulla terra ferma. La ricchezza della flora sottomarina permette di individuare molti diversi tipi di immersioni per soddisfare tutti i gusti.

 

Silfra Lake, Thingvellir National Park, Islanda

© tripadvisor.it

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Situato all’interno di un parco patrimonio Unesco, la particolarità di questo lago è la limpidezza, che permette di distinguere chiaramente la frattura causata dall’incontro delle placche continentali. I visitatori possono infatti nuotare esattamente dove le placche tutt’ora si incontrano e osservare gli abitanti di queste acque, vivibili grazie alla vicinanza di alcuni geyser.

Borse da (a)mare

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Con l’arrivo della bella stagione le gite in barca tornano ad essere il passatempo più gradito e si ha bisogno di borse belle e ampie che permettano di portare comodamente tutto ciò che serve per una giornata di sole e divertimento. Le borse da mare infatti sono un must della stagione, ogni anno più colorate, richiamano subito alla mente vacanze esotiche e destinazioni tropicali e anche per questo non ce ne stanchiamo mai. Ecco quindi le più cool della stagione tra cui scegliere la vostra nuova preferita.

 

Carlotta 

Eugenia Kim si ispira per la sua collezione agli anni ’80 e ad artisti come l’americano Patrick Nagel, il risultato è una borsa capiente che rivisita il modello classico con maniglie in legno e scritte ricamate.

 

Caba

Disponibile in varie combinazioni di colore e dimensioni, questa borsa si adatta bene a tutte le esigenze, comoda per asciugamani e creme nella versione più grande, il modello più piccolo è la compagna perfetta per le serate estive.

 

Ark 

Ark è la più ricercata, grazie alla sua forma originale, alla sua leggerezza e al design innovativo, questa borsa in bambù è perfetta per chi ha già tutto in barca e si vuole distinguere con una ventata di novità. 

 

Mikonos

Questa borsa dal nome evocativo è la perfetta compagna per le giornate di sole, i suoi colori accesi e i pom - pom la rendono una versione giocosa e divertente della classica borsa da mare.

 

O Bag 

La plastica di cui è fatta la rende perfetta per resistere agli schizzi dei tuffi e delle onde, come al caldo del sole mentre prendete la tintarella. Colorata e pratica, da qualche anno ormai è sulla cresta dell’onda e non è ancora arrivato il momento di scendere.

Un mare di parole: libri sul mare

La barca è il posto perfetto per leggere. Al tramonto o mentre si prende il sole, non c’è migliore compagnia di quella di un buon libro; eccovi quindi una proposta di compagni di viaggio che non soffrono il mare.


Capitani coraggiosi - R. Kipling

Il giovane Harvey viene salvato da un peschereccio dopo essere caduto dalla barca che avrebbe dovuto portarlo in Europa, qui impara valori quali la lealtà, l’amicizia e l’amore per il mare.


Moby Dick - H. Melville

Melville racconta l’eterna lotta uomo - natura attraverso la caccia del capitano Achab alla balena Moby Dick e delle avventure che i sue si trovano ad affrontare nella lotta per la sopravvivenza.


Cuore di tenebra - J. Conrad

Marlow accompagna il lettore in una viaggio sulle acque del Congo attraverso i meandri della coscienza dell’uomo. Una crociera alla scoperta delle profondità dell’animo umano al tempo dell’imperialismo.


Odissea - Omero

Ulisse è il marinaio più noto della storia e il suo viaggio verso Itaca continua ad affascinare lettori di ogni età, eterno simbolo della curiosità dell’uomo e il marinaio per eccellenza.


Eneide - Virgilio

Questo grande classico della letteratura latina è sempre attuale nella descrizione del rapporto uomo - mare, raccontando le avvincenti avventure di Enea nel suo viaggio verso l’Italia è una lettura irrinunciabile per gli amanti della navigazione.


Piccola filosofia del mare - C. Guérard

Guèrard ripercorre il rapporto tra uomo e mare attraverso le tappe della filosofia, legata all’acqua fin dai suoi inizi, con profondità e leggerezza, sfociando in riflessioni sulla vita, di cui l’acqua è il più antico simbolo.

 

I migliori film a tema nautico

Il mare e la nautica hanno ispirato alcuni dei maggiori film della storia del cinema e guadagnandosi velocemente lo status di cult movie. Eccovi una classifica dei nostri preferiti.

Master & Commander - Sfida ai confini del mare

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(Master & Commander: The Far Side of the World, USA 2003,  20th Century Fox)

Ambientato durante le guerre napoleoniche, racconta delle gesta di un comandante britannico che sfida i limiti della nave e del suo equipaggio all’inseguimento del nemico francese

 

Caccia a Ottobre Rosso

(The hunt for Red October, USA 1990, Paramount Pitures)

Sean Connery, nei panni del comandante sovietico Ramius, disobbedisce agli ordini dei suoi superiori e fa rotta con il suo sottomarino nucleare verso le coste americane.  

 

Ore 10: Calma piatta

(Dead Calm, USA 1989, Warner)

Una coppia di velisti durante una crociera salva l’unico superstite di un naufragio dando inizio ad un thriller dai ritmi serrati.

 

Lo squalo

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(Jaws, USA 1975, Universal Picture)

Spielberg porta sullo schermo una delle più grandi paure dei frequentatori delle spiagge e lo trasforma in una saga Blockbuster. Un affamato squalo bianco semina il terrore sulle coste dell’Atlantico, attaccando gli ignari bagnanti. 

 

Titanic

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(Titanic USA 1997, 20th Century Fox)

Immancabile nella nostra classifica il film di James Cameron, che presenta la tragica storia dell’imbarcazione più grande mai costruita e della storia d’amore che ha commosso milioni di spettatori.

 

Il Montenapoleone Yacht Club a Milano

Foto © Press Mare

Foto © Press Mare

Torna per la terza edizione l’evento che porta il mare a Milano, trasformando una delle più importanti strade del lusso in una presentazione in anteprima dei migliori progetti dei cantieri nautici più rinomati al mondo.

Per una settimana, dal 15 al 21 maggio, nel cuore del quadrilatero della moda si celebra il lusso della nautica, con interessanti eventi collaterali come la mostra “German Frers a Life for Yacht Design” dedicata ai progettisti argentini che hanno firmato imbarcazioni come Il Moro di Venezia di Raul Gardini e Luna Rossa di Patrizio Bertelli.  In Via Napoleone sarà inoltre possibile ammirare la cucina “green luxury" del designer Philippe Nigro, interamente riciclabile e alcuni modelli di Audi R8 Spider e di TT RS a richiamare il concetto di lusso e performance.

In via Manzoni è poi in programma per martedì 16 maggio alle 10:30 la tavola rotonda “Le eccellenze dell’industria e del turismo nautico, patrimonio e strumento di valorizzazione del Made in Itay”; qui Maurizio Balducci, vice presidente UCINA Confindustria Nautica, insieme a Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone District, Lamberto Tacoli presidente di Nautica Italiana, lo yacht designer German Frers, il sociologo fondatore di Future Concept Lab Francesco Morace, l’armatore ed avvocato Salvatore Trifirò e l’avvocato marittimista Giandomenico Boglione interverranno; a moderare il dibattito sui temi industriali e ambientali sarà Daniele Manca, vice direttore del Corriere della Sera.

Per maggiori informazionI; https://www.montenapoleone.luxury/it.html

I piccoli porti più belli d'Italia

Viaggiare in barca permette di avere una visione inedita di posti e porti tra i più belli di questo paese, scopriamoli insieme.

Polignano a Mare

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La “perla dell’Adriatico” offre una spettacolare vista del borgo arroccato sulla scogliera che si specchia nel mare cristallino e che invita a trascorrervi una piacevolissima vacanza.

Piombino 

Non solo le sue mura, progettate da Leonardo Da Vinci, e la storia in cui è immersa invogliano a visitare la città, ma soprattutto la sua posizione privilegiata di fronte all’Isola d’Elba con cui condivide un mare cristallino.

Camogli

Un altro gioiello della Liguria è questo paesino di pescatori, allegro e coloratissimo è adatto a visite in ogni stagione. Inoltre è molto vicino all’abbazia storica di San Fruttuoso di Camogli raggiungibile via mare o attraverso due panoramici sentieri.

Gaeta

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In provincia di Latina, questo porto si distingue per la suggestiva cornice, un’imponente fortezza dominata da due castelli, e per la cultura di cui il borgo è impregnato, ricco di musei e di gallerie d’arte.

Cefalù

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Tra i molti bellissimi porti della Sicilia Cefalù si distingue per un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo, conservando così una delle perle dell’isola.

Cosa fare in barca quando piove

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Durante un viaggio in barca può capitare che il tempo cambi rapidamente e il sole lasci il posto a nuvole cariche di pioggia, se poi a bordo ci sono anche dei bambini teneri impegnati può essere difficile. Ecco quindi alcune attività per non interrompere il divertimento

Guardare un film
Mai sottovalutare l’importanza di avere una buona selezione di film a bordo! Che sia in casa o in barca questo passatempo è tra i più classici dei giorni di pioggia, insieme ai giochi da tavolo, le carte e schiacciare un pisolino, e come gli altri garantisce sempre pomeriggi divertenti

Osservare il radar
A molti piace osservare sul radar i movimenti delle perturbazioni nella zona, e in caso di pioggia è un’ottima occasione per spiegare ai bambini come funziona e tenere d’occhio il tempo per poter approfittare di eventuali schiarite.

Pescare
Quando piove infatti sembra che sia più facile catturare più pesci per la minore attività di superficie che fa sì che i pesci vengano più facilmente in superficie. Così il relax della pesca sarà accompagnato dal rilassante rumore della pioggia che cade

Mettere in ordine
Nonostante non sia l'attività più divertente, una giornata di pioggia dà l'occasione di organizzare meglio le cose, pulire e rassettare tutto ciò che di solito non si ha mai tempo di fare.

Organizzare una crociera 
Quando non si può partire fisicamente si può comunque viaggiare con la fantasia, e progettare il prossimo viaggio. Quindi armatevi di carta nautica, pensate al prossimo mare che vorreste navigare e organizzate il vostro prossimo viaggio.

Il dissalatore: uno strumento prezioso, efficiente e semplice da usare

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Se siamo in barca e lasciamo aperto un rubinetto dell’acqua, consumiamo decine e decine di litri in pochi minuti. Lo stesso discorso vale per anche per la doccia: i serbatoi possono esaurirsi dopo solo qualche ora, se utilizzata come faremmo sulla terraferma. 
È evidente che l’utilizzo dell’acqua quando si è in barca è molto diverso da quello che possiamo fare nelle nostre abitazioni.

Sono passati i tempi, in realtà non troppo lontani, rispetto a quando avere un dissalatore a bordo della propria imbarcazione poteva essere un lusso per pochi
Come tutti i prodotti che col passare del tempo hanno visto una sempre maggiore diffusione, anche i dissalatori hanno fatto grandi passi in avanti, sia per quanto riguarda l’efficienza, sia per quanto riguarda la semplicità d’uso e il loro ingombro sempre minore.

La capacità di trasformare acqua salata in acqua dolce è una caratteristica davvero preziosa quando ci si trova in mezzo al mare.
Per questo motivo, sempre di più i dissalatori ad osmosi inversa si stanno diffondendo nelle imbarcazioni di tutto il globo.

Indemar può vantare una vasta gamma di dissalatori ad osmosi inversa di altissima qualità: i dissalatori della Horizon Reverse Osmosis (HRO).
Questa azienda, recentemente entrata a far parte del mondo Parker, è stata la prima produttrice di sistemi di dissalazione compatti per l’applicazione nel campo della cantieristica navale.

Con circa 200 distributori in oltre 60 paesi, HRO garantisce la più ampia rete di rivenditori e assistenza in tutto il mondo.
La qualità del prodotto e del supporto ai clienti rendono HRO uno dei più rinomati ed affidabili brand in commercio.

Come Indemar, ne siamo gli orgogliosi distributori in Italia.

 

Personalizzare la barca con i nome nave personalizzati

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La personalizzazione di un’imbarcazione è un processo unico e coinvolgente che comprende la scelta del nome e la sua identità grafica.

Indemar può vantare all’interno del suo catalogo i prodotti OceanSIGN, lettere illuminate che sono autentiche opere d’arte completamente personalizzate.

Designer di grande talento elaborano le idee dei clienti per ottenere i risultati più originali ed entusiasmanti. La brillante tecnologia LED permette di retroilluminare un numero illimitato di superfici, lettere o caratteri. Potendo contare su centinaia di motivi e colori, le possibili combinazioni sono pressoché infinite.

Le lettere vengono fornite in acciaio inossidabile 316L prodotto da Thyssen. Rifinito con lucidatura a specchio e con gli angoli levigati a mano, questo materiale è particolarmente indicato per un utilizzo di alto livello.

 

Per maggiori informazioni, potete contattare Indemar all’indirizzo info@indemar.com o al numero +39 010 964 19 27

Settore nautico 2018: trend e novità secondo Ucina

Dalla nuova edizione del Salone Nautico di Genova ai trend del mercato italiano e internazionale nei prossimi mesi. Nel corso dell’ultima Assemblea Generale Ucina è stato delineato un preciso e confortante scenario di ciò che sarà il settore nautico nel 2018, anche alla luce dell'introduzione del Nuovo Codice della Nautica da Diporto.

Nel suo discorso introduttivo, il presidente di Confindustria Nautica, Carla Demaria, ha ufficializzato le date del prossimo Salone Nautico di Genova: dal 20 al 25 settembre 2018. Confermato dunque il periodo della kermesse che già da tre anni soddisfa gran parte degli operatori.

Quanto alle previsioni 2018 del mercato nautico, i numeri parlano molto chiaro. Da un’indagine condotta dall’Ufficio Studi Ucina Confindustria Nautica è emerso un netto incremento del fatturato delle aziende di settore: il 69% delle società intervistate ha dichiarato una forte crescita degli ordini ricevuti. Tra i più soddisfatti il 38% conferma un +10% di fatturato, il 26% segnala un incremento tra il 10% e il 20%, e infine il 5% degli intervistati si spinge oltre il +20% di fatturato nel 2018.

Altro fondamentale punto all’ordine del giorno è stato il Nuovo Codice della Nautica da Diporto, definito dal Ministro Delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, quale “importante elemento per accompagnare la crescita del settore e del Paese”. Carla Demaria ha parlato invece di “risultato straordinario e importante stimolo per un mercato già in forte ripresa”. Sul Codice della nautica da Diporto, lo stesso Presidente Ucina ha aggiunto: “ L’articolata filiera della nautica può finalmente contare su uno strumento moderno e competitivo, che semplifica gli adempimenti a carico dell’utenza e sostiene lo sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosce pari dignità e amplia le attività commerciali, si applica anche alle unità iscritte al Registro internazionale, riconosce il Bollino Blu rilasciato per evitare la duplicazione dei controlli in mare, prevede le motorizzazioni GPL, introduce nuove figure professionali, riforma la patente nautica, tutela i natanti, chiarisce alcuni aspetti del leasing, rende più competitiva la bandiera italiana e introduce, a partire dal 2018, la Giornata del Mare nelle  scuole di ogni ordine e grado”.

Tra le più importanti novità del Nuovo Codice segnaliamo il Registro Telematico. Grazie a questo strumento il diportista non sarà più costretto a recarsi presso la Capitaneria che ha emesso il documento per tutti gli atti riguardanti la proprietà, ma potrà operare direttamente da un qualsiasi sportello telematico.  

Proteggere la barca in inverno: 4 possibili “nemici” a bordo

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Le operazioni di manutenzione del proprio mezzo galleggiante non sono mai abbastanza. Proteggere la propria barca in inverno significa considerare tutti i possibili “nemici” che potremmo trovarci a bordo quando il natante è fermo per la “brutta stagione”. Ne abbiamo selezionati quattro: 

UMIDITA’: è il “nemico pubblico n.1” dell’impianto elettrico di qualsiasi imbarcazione. Il pericolo ossidazione riguarda principalmente la pompa di sentina, la parte più soggetta ruggine, che necessita pulizia ad hoc e azione protettiva mediante spray isolanti-antiossidanti. Tale trattamento è consigliabile per tutti i cavi che compongono l’impianto, così come una cura particolare dev’essere riservata alla batteria: pulizia dei poli in rame e dei contatti del corpo batteria. Dispositivi VHF e tutte le altre apparecchiature elettroniche di bordo dovranno essere sbarcate.

SALE: l’acqua di mare ristagnante nelle tubature dell’impianto idraulico del natante è molto dannosa. E’ doveroso far circolare acqua dolce e sapone attraverso wc e lavandini al fine di rimuovere il sale marino presente ed evitare che si secchino le guarnizioni e si diffondano cattivi odori.

CORROSIONE: è il tipico fenomeno che può intaccare diverse componenti degli spazi in coperta. Per questa ragione è consigliabile rimuovere bozzelli e scotte, igienizzarli con acqua dolce e detergente, e collocarli in luoghi asciutti. Per evitare la corrosione, gli winch dovranno invece essere ingrassati a dovere così come i frenelli del timone. 

SCARSA AERAZIONE: odori fastidiosi, scarsa igiene, rischio salubrità delle aree sottocoperta… Per scongiurare tutto ciò, la pulizia è fondamentale ma lo è altrettanto la completa aerazione degli spazi interni. Tale attività può essere poco agevole se il diportista non ha accesso frequente alla propria barca. In questi casi è consigliabile disporre dei deumidificatori che eviteranno la formazione di condensa alla prima giornata soleggiata. 

 

Luci di navigazione: dove e quali applicare?

La scarsa visibilità in mare è una delle prime preoccupazioni dei diportisti nonché la principale causa di sinistri marittimi. E’ anche per questo motivo che, nell’ormai lontano 1972, venne istituito un Regolamento Internazionale per la prevenzione delle collisioni in mare (COLREGS), uno strutturato impianto normativo che indica dove e quali luci di navigazione applicare. Ecco alcune indicazioni fondamentali per i diportisti:

- La disposizione delle luci non dipende dalla tipologia di unità bensì dalla modalità di navigazione: sailing vessel (propulsione velica), motor vessel (propulsione meccanica);

- Per tutte le imbarcazioni sono previsti: 2 fanali di testa d’albero per la navigazione a motore (225° bianchi), 2 fanali di fonda (360° bianchi), fanali laterali o di via verso prua (verde a dritta, rosso a sinistra - 122,5°), fanale di coronamento verso poppa (bianco – 135°). I proprietari di unità di lunghezza inferiore ai 50 metri possono esporre un solo fanale di testa d’albero (225°) e un fanale di fonda (360°).

- Per la navigazione a motore, il fanale di testa d’albero (225°) non può essere posizionato a un’altezza superiore a 12 metri dal ponte superiore.

- Per la navigazione a motore delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 20 metri è possibile disporre una singola lanterna combinata (luci rosso-verde) anziché le tradizionali luci laterali.

- Per la navigazione a motore delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 12 metri è possibile installare una singola lanterna combinata (luci rosso-verde), mentre luce motore e coronamento possono essere combinate in un singolo fanale di irradiamento a 360° posizionato almeno un metro sopra le luci laterali.

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 - Per la navigazione a vela sono previsti: fanali laterali o di via verso prua (verde a dritta, rosso a sinistra – 122,5°), fanale di coronamento verso poppa (bianco – 135°).

- Per la navigazione a vela delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 20 metri è possibile installare in testa d’albero una lanterna combinata rosso-verde e bianco di coronamento (135°).

- La portata delle luci di navigazione dipende dalle dimensioni dell’imbarcazione (regola 22 COLREGS).

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Le altre disposizioni previste dal COLREGS: http://www.jag.navy.mil/distrib/instructions/COLREG-1972.pdf

Sicurezza in barca, tutte le dotazioni obbligatorie a bordo

Manutenzione ordinaria, check-up periodici e adeguato rimessaggio sono attività indispensabili per mettere in sicurezza una barca ma, una volta a bordo, sono le dotazioni a fare la differenza! Siete certi che la vostra strumentazione di salvataggio a bordo sia sufficiente e a norma? Ecco le principali dotazioni di sicurezza obbligatorie per i natanti da diporto in relazione alla distanza dalla costa:

ZATTERE DI SALVATAGGIO – Se di nuovo acquisto, devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione (D.M. 12 agosto 2002, n. 219, altrimenti è necessario dimostrarne la conformità alle convenzioni internazionali SOLAS ’74 o MED (direttiva 96/98/CE). Le zattere di salvataggio a bordo devono inoltre avere capacità complessiva adeguata all’equipaggio dell’imbarcazione. Sono obbligatorie per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

ZATTERE DI SALVATAGGIO COSTIERE – In seguito all’abrogazione della normativa che obbligava i diportisti a tenere a bordo il mezzo collettivo (l’atollo), per la navigazione tra le 6 e le 12 miglia dalla costa è indispensabile avere a bordo zattere di salvataggio conformi al D.M. 12 agosto 2002, n. 219, recanti la seguente dicitura: “zattere aperte per la navigazione entro 12 miglia dalla costa”. Le zattere di salvataggio costiere devono avere capacità complessiva adeguata all’equipaggio dell’imbarcazione.

GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO – In caso di navigazione marina oltre i 300 metri dalla costa o di fiumi e altri corsi d’acqua, ogni componente dell’equipaggio deve averne uno. In particolare, tutte le unità da diporto di bandiera italiana devono avere a bordo giubbotti (cinture) di salvataggio conformi alla norma armonizzata EN ISO serie 12402. Per la navigazione da 300 metri a 6 miglia, il requisito normativo minimo è il seguente: EN ISO 12402-4 ossia salvagenti da 100 Newton di galleggiabilità. Oltre le 6 miglia la normativa di riferimento è invece la EN ISO 12402-3 (150 Newton).

SALVAGENTI ANULARI E A FERRO DI CAVALLO – Tutti i salvagenti a bordo devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n. 385. Quelli conformi ai decreti ministeriali 20 aprile 1978 e 3 dicembre 1981, possono continuare a essere utilizzati finché rimangono in buon stato di conservazione. Obbligatori per la navigazione oltre 300 metri dalla costa.

BOETTE LUMINOSE – Tali apparecchi devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.385 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatoria una boetta luminosa per la navigazione oltre 3 miglia dalla costa.

BOETTE FUMOGENE - Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.387 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatoria una boetta fumogena per la navigazione tra 1 miglio e 3 miglia dalla costa, 2 boette tra 3 miglia e 5o miglia. Oltre sono necessarie 3 boette.

FUOCHI A MANO – Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.387 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatori 2 fuochi per la navigazione tra 1 miglio e 12 miglia dalla costa, 3 fuochi tra le 12 e le 50 miglia, 4 oltre le 50 miglia.

RAZZI – Sono ammessi solo quelli a paracadute conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.387 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatori 2 razzi per la navigazione tra le 3 miglia e le 12 miglia dalla costa, 3 razzi tra le 12 e le 50 miglia, 4 oltre le 50 miglia.

BUSSOLA E TABELLE DEVIAZIONI - Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.388 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatori per la navigazione oltre 6 miglia dalla costa.

CARTE NAUTICHE – Sono ammesse solamente quelle appartenenti alla cartografia ufficiale dello Stato Italiano. Quanto alla cartografia ECS (Electronic Chart System), è onere del fabbricante dimostrarne la conformità al D.M. 10 luglio 2002 (G.U. del 19 agosto 2002, n.193). Obbligatorie per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

CASSETTA PRONTO SOCCORSO – Caratteristiche e contenuto sono dettagliati nel decreto 1 ottobre 2015 del Ministero della Salute.  Obbligatorie per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

LUCI DI NAVIGAZIONE – Per tutte le unità da diporto marcate CE è obbligatoria una dotazione di luci di navigazione conformi alla Colreg ’72 (CEVNI). Quelle non marcate CE possono montare anche luci omologate da enti tecnici europei autorizzati.

FISCHI E CAMPANE - Devono essere conformi alla Colreg ’72. Obbligatorio per la navigazione oltre 1 miglio dalla costa.

RIFLETTORE RADAR - Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.386. Obbligatorio per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

EPIRB – Questo apparato deve rispondere ai requisiti dettati dalla direttiva sull’equipaggiamento marittimo e deve essere marcato con ruota di timone a caviglie o approvato dall’Amministrazione competente. Obbligatorio per la navigazione oltre 50 miglia dalla costa.

ESTINTORI – In assenza di una normativa specifica, è il decreto del Ministero degli Interni del 7 gennaio 2005 a dettarne le norme tecniche e procedurali. Tutti gli estintori marcati MED sono considerati idonei anche a livello internazionale.

Altri strumenti obbligatori per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa: orologio, barometro, binocolo e strumento da radioposizionamento

I dispositivi VHF devono essere invece presenti su tutte le imbarcazioni che navigano oltre 6 miglia dalla costa.

Yacht Design, ecco i trend 2018

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Dettagli, comfort ed ecosostenibilità. Queste le tre parole d’ordine che guideranno designer, architetti e studi di progettazione dei grandi player della nautica nei prossimi mesi. Quelli che saranno i trend Yacht Design del 2018 sono emersi chiaramente nel corso delle ultime kermesse internazionali di settore, ci riferiamo in particolare al Cannes Yachting Festival e al Monaco Yacht Show. La Costa Azzurra nelle ultime settimane è stata infatti cornice ideale per le più significative dimostrazioni creative e tecnologiche applicate all’industria della cantieristica navale. 

DETTAGLI: ambienti personalizzabili, arredamento made in Italy, oggetti di design, finiture ricercate. I dettagli avranno un ruolo sempre più importante nel processo decisionale dei possibili acquirenti. E non stiamo parlando solo di yacht di grandi dimensioni. Anche le imbarcazioni di dimensioni più contenute dovranno rispondere ai requisiti estetici e di eleganza imposti dal pubblico. Il confine tra design residenziale e yacht design è sempre più sottile…

COMFORT: dalla distribuzione degli spazi interni all’illuminazione, uno dei trend dello Yacht Design sarà appunto la comodità a bordo. In fase progettuale i design si preoccuperanno di creare ambienti aperti e confortevoli, privi di barriere architettoniche interne e strutture che limitano sensazione di libertà e senso di leggerezza. Si privilegeranno grandi vetrate per favorire ariosità e luminosità degli spazi.

ECOSOSTENIBILITA’: come dettato dal design contemporaneo in qualsiasi suo campo di applicazione, le tematiche green influenzeranno sensibilmente le scelte progettuali dei professionisti dell’architettura navale. Il rispetto dell’ambiente marino passerà da innovativi sistemi tecnologici che consentiranno una riduzione delle emissioni e un sensibile risparmio energetico. Ci riferiamo, in particolare, a carene idrodinamiche, sistemi a propulsione ibrida, pannelli solari, illuminazioni a led, materiali riciclabili, tessuti naturali, prodotti atossici per la finitura… 

Tra i massimi esempi di yacht design ecofriendly segnaliamo 85S di Arcadia Yachts, un’imbarcazione particolarmente innovativa, dotata di pannelli solari integrati nella sovrastruttura e celle fotovoltaiche di ultima generazione integrate tra la superficie esterna e quella interna dei pannelli in vetro di cui è ampiamente costituita.

5 consigli per un perfetto rimessaggio della barca

Navigazione invernale? Perché no, in Italia e nel Mondo esistono così tante mete consigliate ai diportisti anche per la stagione più fredda. Tuttavia è bene considerare anche la nutrita schiera di diportisti che preferisce far andare “in letargo” la propria imbarcazione e rispolverarla quando il clima è più mite. E proprio a loro ci rivolgiamo con i nostri 5 consigli per un perfetto rimessaggio della barca. Sì, perché il momento migliore per tale delicata operazione è proprio il periodo immediatamente precedente l’inizio dell’inverno. E un’operazione di rimessaggio a regola d’arte, secondo precise normative e standard in termini di prevenzione, ambiente e sicurezza, può essere ancor più efficace se accompagnata da alcune attività preliminari da svolgersi anche autonomamente:

1. MOTORE: verificare il livello dell’olio dell’invertitore, sostituire l’olio del motore, controllare le candele, pulire i filtri, testare il girante della pompa, effettuare un check di cinghia, fascette e manicotti.

2. SERBATOI: tutti i serbatoi devono essere svuotati del carburante e trattati con prodotti che impediscono la formazione di batteri e funghi. Il cambio dei filtri sarà invece effettuato in seguito alla nuova introduzione di carburante.

3. IMPIANTI: disinfettare i serbatoi di acqua e acque nere, ispezionare luci di navigazione e quadro elettrico, eliminare il salino dalle luci con acqua dolce, applicare prodotto antiossidante sui contatti elettrici.

4. INTERNI: igienizzare, eliminare l’umidità e arieggiare gli spazi interni. Effettuare una pulizia approfondita di tappezzeria, moquette e arredamento, e controllare il funzionamento delle prese a mare.

5. ESTERNI: verificare che non siano presenti infiltrazioni, igienizzare coperta, acciaio, teak, legni, scotte e oblò. Procedere all’ispezione di ancora, catena, salpancora, avvolgifiocco… Per quanto riguarda la carena, è consigliabile intervenire con idropulitrice al fine di evitare la formazione di sedimenti e incrostazioni. In caso di manutenzione invernale di una barca a vela, è auspicabile un controllo approfondito delle cuciture, la pulizia dei winch, e la verifica del sartiame e dell’albero

Nuovo Codice della Nautica da Diporto, ecco il testo definitivo

Ci siamo! Il Governo ha completato l’iter di revisione e integrazione del d.lgs. 171/2005, ciò significa che il testo del nuovo Codice della Nautica da Diporto ha assunto una forma definitiva. Dopo aver accolto le numerose richieste di modifica da parte di Ucina Confindustria nauticaAssomarinas, Assonat Confcommercio (portualità turistica), Confarca (scuole nautiche) Assilea (leasing imbarcazioni) e Federazione Vela, e acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari competenti, il Consiglio dei Ministri ha dottato definitivamente il nuovo codice. Non nascondono il proprio entusiasmo le grandi associazioni di categoria che, attraverso un comunicato stampa, hanno definito “moderno e competitivo” il nuovo testo normativo. In particolare, Carla Demaria, presidente Ucina, ha dichiarato: “Il nuovo Codice è un risultato importantissimo per tutta l'articolata filiera della nautica e per l'utenza, che giunge dopo un lavoro di quasi tre anni – e continua - Semplificare e ammodernare non è mai facile in questo Paese, ma il risultato è uno strumento moderno e competitivo, a cominciare dal Registro telematico delle barche e lo Sportello telematico per i diportisti”. Maggiore tutela dell’ambiente marino, sicurezza della navigazione, salvaguardia delle persone a bordo, diffusione della cultura e dell’educazione marinara… questi gli obiettivi del nuovo testo che possiamo dedurre dall’analisi delle principali novità normative adottate:

Registro Telematico delle barche: entra in vigore il cosiddetto PRA delle imbarcazioni, vengono semplificate le modalità di iscrizione di navi e unità da diporto, e aboliti i registri cartacei custoditi dalle Capitanerie di porto. Tutte le barche saranno registrate in un sistema informatico unico.

Semplificazioni burocratiche: snellite le procedure di iscrizione con un tempo limite per il rilascio dei documenti, introdotta la licenza di navigazione provvisoria, disciplinato il sistema di rilascio della patente nautica, natanti (barche fino a 10 metri) esenti da obbligo d’immatricolazione, bollino blu rilasciato preventivamente in caso di controllo con esito positivo, cancellate le procedure di imbarco e sbarco per la rotazione dei marittimi fra le diverse unità della stessa impresa, semplificazione dell'uso della targa temporanea e delle prove tecniche in mare per le aziende, rimozione del limite di 1000t per l'iscrizione dei grandi yacht in noleggio al Registro internazionale, introduzione di un Passenger yacht code italiano per le unità che trasportano più di 12 ma meno di 36 passeggeri. 

Altre novità: misure a sostegno dello sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosciuta pari dignità tra attività commerciali e navigazione senza fini di lucro,  introdotte le motorizzazioni gpl, regolamentato il noleggio dei natanti, introdotte le navi storiche, previste le nuove attività commerciali di assistenza all'ormeggio e di assistenza e traino in mare per natanti e imbarcazioni (24m), introdotto il diritto a rifugio e transito gratuito per le prime ore della giornata nei marina, introdotto il titolo professionale marittimo specifico per la nautica minore e la figura professionale di mediatore del diporto, aggiornate le disposizioni per le strutture ricettive (porti e marine).

8 Ragioni per scegliere LED efficienti in barca

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Mantenere una barca è impegnativo e dispendioso ma scegliere bene le sue dotazioni allevia sensibilmente stress e preoccupazioni. Tale assioma è più che mai valido in fase di scelta dell’illuminazione di una barca, momento in cui occorre combinare esigenze di sicurezza in mare ed estetica del prodotto. Proprio per questa ragione ci è sembrato utile segnalarvi 8 Ragioni per scegliere LED efficienti in barca:

1.CONSUMO: con un buon sistema illuminante a LED, non avrete più alcun problema di consumo/stress della batteria. Massima illuminazione per un dispendio minimo di energia.

2.DURATA: i dispositivi LED di qualità possono avere fino a 50.000 ore di autonomia, che corrispondono a circa sei anni di vita! Oltre al risparmio economico si guadagna anche in termini di manutenzione: la sostituzione dei LED di una barca non è proprio un’operazione divertente!

3.ILLUMINAZIONE: chi non desidera creare l’atmosfera giusta sulla propria barca? Con dei buoni LED l’illuminazione risulterà sempre gradevole e le serate a bordo avranno un fascino ancor più intenso.

4.SICUREZZA: fascio luminoso ampio per migliorare la visibilità in mare ed essere facilmente individuati dagli altri diportisti. LED buoni, sicurezza maggiore!

5.DIMENSIONE: il problema più sentito a bordo? Certamente lo spazio. Chiunque possegga un’imbarcazione sa bene quanto sia importante risparmiare centimetri quadrati. A parità di luce emessa, i LED hanno un ingombro decisamente inferiore a qualsiasi altra soluzione illuminante.

6.GREEN: ebbene sì, la tecnologia LED non inquina l’ambiente poiché non contiene alcun elemento tossico!

7.SALUTE: oltre a non contenere sostanze nocive per l’uomo, i LED non emettono raggi UV e non creano campi magnetici dannosi per la nostra salute.

8.ENERGIA: i corpi illuminanti a LED non si surriscaldano e non sprecano inutile energia. Ogni dispositivo è sviluppato per produrre esclusivamente luce, non calore.  

Nuovo Codice della Nautica da Diporto: gli ultimi aggiornamenti

Dopo le osservazioni presentate in Senato da Nautica Italiana, anche Ucina dice la sua in merito al Nuovo Codice della Nautica da Diporto (decreto a modifica del D.Leg.vo 171/2005). La nota associazione di categoria ha infatti ottenuto parere positivo dal Consiglio di Stato circa alcune integrazioni al testo normativo. In particolare, le “rilevanti misure di semplificazione” proposte da Ucina da reintrodurre nel provvedimento saranno le seguenti:

Doppio iter di iscrizione delle unità da diporto: sia su registro cartaceo sia su registro telematico;

- Introduzione sportello telematico del diportista e del conservatore unico;

- Riferimento espresso sia per la nautica di tipo esclusivamente ricreativo sia per quella da diporto commerciale;

- Riconoscimento delle navi iscritte al registro internazionale;

- Inserimento di attività importanti ai fini commerciali (es. assistenza all’ormeggio);

- Possibilità di iscrivere un’unità inserita in un registro estero mediante una semplice attestazione che certifichi l’avvio di tutte le procedure di cancellazione al registro stesso;

- Introduzione di una norma ad hoc per l’iscrizione di quelle unità destinate esclusivamente al noleggio per attività turistiche;

- Estensione delle semplificazioni già previste per i registri UE anche per quelli extra europei;

- Ampliamento delle attività riconducibili alla voce ”assistenza e traino in mare”;

- Cancellazione dell’annotazione di ogni singolo sinistro dalla nuova anagrafe delle patenti nautiche.

Oltre a esprimere parere favorevole a tali misure aggiuntive rispetto al testo originale del Nuovo Codice della Nautica da Diporto, il Consiglio di Stato ha espresso perplessità circa il ruolo della Lega Navale Italiana. In particolare, è emersa l’incompatibilità tra le sue funzioni di centro di istruzione per la nautica e di artefice dei parametri di istruzione presso il Ministero.  

Rimaniamo tutti in attesa del testo definitivo del Nuovo Codice della Nautica da Diporto…

Pericolo in barca, tutte le procedure VHF da conoscere

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Apparati ricetrasmittenti sempre a bordo! Nel Nuovo Codice della Nautica da Diporto (modifica del D.Leg.vo 171/2005) dovrebbe essere formalizzato l’obbligo di installare e mantenere in funzione i dispositivi VHF con tecnologia DSC ed essere in possesso del certificato GMDSS. Ma chi davvero saprebbe condurre con efficacia delle comunicazioni di soccorso, urgenza o sicurezza? E quali sono le principali procedure VHF da conoscere? Innanzitutto è bene ricordare che il traffico radiotelefonico di emergenza si svolge sul CANALE 16 in VHF (156.8 MHz) e sulla frequenza di 2.182 kHz per le radiocomunicazioni in SSB in onde medio-corte. Durante la navigazione il radiotelefono deve essere sempre acceso e sintonizzato sul CANALE 16 (frequenza di soccorso) e in VHF devono essere effettuate solo quelle comunicazioni tra stazioni di nave e stazioni costiere con distanze inferiore alle 30 miglia. 

Se la frequenza cambia a seconda delle distanze, la tecnica operativa per effettuare comunicazioni di soccorso efficaci rimane la medesima. Ecco tutte le procedure VHF (o SSB) da conoscere:

CHIAMATA E MESSAGGIO DI SOCCORSO: trasmessi dal comandante (o responsabile dell’imbarcazione) sul CANALE 16 e ripetuti a intervalli fino al segnale di ricevuto di un’altra stazione. Ecco le tecniche operative delle due procedure:

CHIAMATA DI SOCCORSO: “MAYDAY” – “MAYDAY” – “MAYDAY” – “QUI (o DE)” – INDICATIVO di CHIAMATA (nome internazionale)/IDENTIFICATIVO BARCA (nome barca) - INDICATIVO di CHIAMATA/IDENTIFICATIVO BARCA - INDICATIVO di CHIAMATA/IDENTIFICATIVO BARCA

MESSAGGIO DI SOCCORSO: “MAYDAY” – “MAYDAY” – “MAYDAY” – “QUI (o DE)” – NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – COORDINATE GEOGRAFICHE UNITA’ di PERICOLO – NATURA del PERICOLO e TIPOLOGIA AIUTI RICHIESTI – INFORMAZIONI UTILI ai SOCCORSI

Colui che intercetta la chiamata di soccorso è tenuto a sospendere immediatamente le emissioni sul CANALE 16 e prestare attenzione al messaggio di soccorso. Se con la sua imbarcazione si trova nelle vicinanze dell’unità di pericolo, è tenuto a dare il Ricevuto nella seguente modalità: NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – “QUI (o DE)” – NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE – “RICEVUTO (o RRR)” – “MAYDAY”

Dopo aver dato il RICEVUTO, l’unità deve recarsi sul luogo dell’incidente e trasmettere il seguente messaggio all’imbarcazione in pericolo: NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE – PROPRIE COORDINATE GEOGRAFICHE – VELOCITA’ con cui si dirige verso l’unità in pericolo – TEMPO necessario a raggiungere l’unità in pericolo

Se l’unità che ha ricevuto il messaggio di soccorso è troppo distante dal luogo del sinistro, è tenuta ad attendere che un’altra stazione radio dia il RICEVUTO ed eventualmente a rilanciare il messaggio di soccorso (qualora nessuna stazione abbia dato il RICEVUTO).

SEGNALE E CHIAMATA D’URGENZA: deve essere trasmesso dal comandante (o responsabile dell’imbarcazione) quando è in pericolo la sicurezza di un’imbarcazione o di una o più persone. Si trasmette su CANALE 16 VHF o 2.182 kHz SSB. Ha la precedenza su tutte le comunicazioni eccetto quelle di soccorso e può essere indirizzato a tutte o a una determinata stazione. Ecco le tecniche operative delle due procedure:

MESSAGGIO A TUTTE LE STAZIONI: “PAN-PAN” – “PAN-PAN” – “PAN-PAN” – “A TUTTE LE STAZIONI” – “A TUTTE LE STAZIONI” - “A TUTTE LE STAZIONI” - NOMINATIVO STAZIONE – MESSAGGIO D’URGENZA

MESSAGGIO A UNA STAZIONE SPECIFICA: “PAN-PAN” – “PAN-PAN” – “PAN-PAN” –NOMINATIVO STAZIONE – “QUI (o DE)” - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - MESSAGGIO D’URGENZA

 

SEGNALE E MESSAGGIO DI SICUREZZA: ha la finalità diffondere notizie relative a sicurezza della navigazione, bollettino del mare, avvisi meteo… Ecco le tecniche operative delle procedure:

MESSAGGIO A TUTTE LE STAZIONI: “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - “A TUTTE LE STAZIONI” – “A TUTTE LE STAZIONI” - “A TUTTE LE STAZIONI” - NOMINATIVO STAZIONE – “QUI (o DE)” - NOMINATIVO STAZIONE – NOMINATIVO STAZIONE – NOMINATIVO STAZIONE – MESSAGGIO di SICUREZZA

MESSAGGIO A UNA STAZIONE SPECIFICA: “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - NOMINATIVO STAZIONE - NOMINATIVO STAZIONE - NOMINATIVO STAZIONE - “QUI (o DE)” - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - MESSAGGIO di SICUREZZA

Oscar delle Vele d’Epoca 2017

Settimane di grande nautica nel mondo… Dopo i grandi successi del Salone Nautico di Genova e del Monaco Yacht Show, giunge al termine anche il Panerai Classic Yachts Challenge, il più importante e frequentato raduno di vele d’epoca al mondo. Dopo le regate ad Antibes, Porto Santo Stefano e Mahon, la kermesse itinerante ha fatto tappa a Cannes, dove sono stati premiati i vincitori degli “Oscar delle Vele d’Epoca 2017”. Ecco le imbarcazioni che si sono aggiudicate i massimi riconoscimenti:

 

HALLOWE’EN

Il cutter bermudiano, costruito presso il cantiere scozzese Fife nel 1926, è la migliore imbarcazione della categoria “Big Boats”.

Lunghezza: 21m – Larghezza: 4,42m 

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LINNET

Lo sloop aurico del 1905, realizzato dal cantiere statunitense N.G. Herreshoff, ha vinto tra gli “Yachts d’Epoca”. 

Lunghezza: 13,20m – Larghezza: 2,63m

Gli Oscar delle Vele d’Epoca 2017_linnet.jpg

GANBARE

Lo sloop bermudiano di oltre 10 metri, costruito nel ’73 dal cantiere statunitense Carl Eichenlaub, si aggiudica la categoria “Classici”.

Lunghezza: 10,79m – Larghezza: 3,43m

Ph: giornaledellavela.com, charterminute.com, forums.sailinganarchy.com