Proteggere la barca in inverno: 4 possibili “nemici” a bordo

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Le operazioni di manutenzione del proprio mezzo galleggiante non sono mai abbastanza. Proteggere la propria barca in inverno significa considerare tutti i possibili “nemici” che potremmo trovarci a bordo quando il natante è fermo per la “brutta stagione”. Ne abbiamo selezionati quattro: 

UMIDITA’: è il “nemico pubblico n.1” dell’impianto elettrico di qualsiasi imbarcazione. Il pericolo ossidazione riguarda principalmente la pompa di sentina, la parte più soggetta ruggine, che necessita pulizia ad hoc e azione protettiva mediante spray isolanti-antiossidanti. Tale trattamento è consigliabile per tutti i cavi che compongono l’impianto, così come una cura particolare dev’essere riservata alla batteria: pulizia dei poli in rame e dei contatti del corpo batteria. Dispositivi VHF e tutte le altre apparecchiature elettroniche di bordo dovranno essere sbarcate.

SALE: l’acqua di mare ristagnante nelle tubature dell’impianto idraulico del natante è molto dannosa. E’ doveroso far circolare acqua dolce e sapone attraverso wc e lavandini al fine di rimuovere il sale marino presente ed evitare che si secchino le guarnizioni e si diffondano cattivi odori.

CORROSIONE: è il tipico fenomeno che può intaccare diverse componenti degli spazi in coperta. Per questa ragione è consigliabile rimuovere bozzelli e scotte, igienizzarli con acqua dolce e detergente, e collocarli in luoghi asciutti. Per evitare la corrosione, gli winch dovranno invece essere ingrassati a dovere così come i frenelli del timone. 

SCARSA AERAZIONE: odori fastidiosi, scarsa igiene, rischio salubrità delle aree sottocoperta… Per scongiurare tutto ciò, la pulizia è fondamentale ma lo è altrettanto la completa aerazione degli spazi interni. Tale attività può essere poco agevole se il diportista non ha accesso frequente alla propria barca. In questi casi è consigliabile disporre dei deumidificatori che eviteranno la formazione di condensa alla prima giornata soleggiata. 

 

Luci di navigazione: dove e quali applicare?

La scarsa visibilità in mare è una delle prime preoccupazioni dei diportisti nonché la principale causa di sinistri marittimi. E’ anche per questo motivo che, nell’ormai lontano 1972, venne istituito un Regolamento Internazionale per la prevenzione delle collisioni in mare (COLREGS), uno strutturato impianto normativo che indica dove e quali luci di navigazione applicare. Ecco alcune indicazioni fondamentali per i diportisti:

- La disposizione delle luci non dipende dalla tipologia di unità bensì dalla modalità di navigazione: sailing vessel (propulsione velica), motor vessel (propulsione meccanica);

- Per tutte le imbarcazioni sono previsti: 2 fanali di testa d’albero per la navigazione a motore (225° bianchi), 2 fanali di fonda (360° bianchi), fanali laterali o di via verso prua (verde a dritta, rosso a sinistra - 122,5°), fanale di coronamento verso poppa (bianco – 135°). I proprietari di unità di lunghezza inferiore ai 50 metri possono esporre un solo fanale di testa d’albero (225°) e un fanale di fonda (360°).

- Per la navigazione a motore, il fanale di testa d’albero (225°) non può essere posizionato a un’altezza superiore a 12 metri dal ponte superiore.

- Per la navigazione a motore delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 20 metri è possibile disporre una singola lanterna combinata (luci rosso-verde) anziché le tradizionali luci laterali.

- Per la navigazione a motore delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 12 metri è possibile installare una singola lanterna combinata (luci rosso-verde), mentre luce motore e coronamento possono essere combinate in un singolo fanale di irradiamento a 360° posizionato almeno un metro sopra le luci laterali.

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 - Per la navigazione a vela sono previsti: fanali laterali o di via verso prua (verde a dritta, rosso a sinistra – 122,5°), fanale di coronamento verso poppa (bianco – 135°).

- Per la navigazione a vela delle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 20 metri è possibile installare in testa d’albero una lanterna combinata rosso-verde e bianco di coronamento (135°).

- La portata delle luci di navigazione dipende dalle dimensioni dell’imbarcazione (regola 22 COLREGS).

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Le altre disposizioni previste dal COLREGS: http://www.jag.navy.mil/distrib/instructions/COLREG-1972.pdf

Sicurezza in barca, tutte le dotazioni obbligatorie a bordo

Manutenzione ordinaria, check-up periodici e adeguato rimessaggio sono attività indispensabili per mettere in sicurezza una barca ma, una volta a bordo, sono le dotazioni a fare la differenza! Siete certi che la vostra strumentazione di salvataggio a bordo sia sufficiente e a norma? Ecco le principali dotazioni di sicurezza obbligatorie per i natanti da diporto in relazione alla distanza dalla costa:

ZATTERE DI SALVATAGGIO – Se di nuovo acquisto, devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione (D.M. 12 agosto 2002, n. 219, altrimenti è necessario dimostrarne la conformità alle convenzioni internazionali SOLAS ’74 o MED (direttiva 96/98/CE). Le zattere di salvataggio a bordo devono inoltre avere capacità complessiva adeguata all’equipaggio dell’imbarcazione. Sono obbligatorie per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

ZATTERE DI SALVATAGGIO COSTIERE – In seguito all’abrogazione della normativa che obbligava i diportisti a tenere a bordo il mezzo collettivo (l’atollo), per la navigazione tra le 6 e le 12 miglia dalla costa è indispensabile avere a bordo zattere di salvataggio conformi al D.M. 12 agosto 2002, n. 219, recanti la seguente dicitura: “zattere aperte per la navigazione entro 12 miglia dalla costa”. Le zattere di salvataggio costiere devono avere capacità complessiva adeguata all’equipaggio dell’imbarcazione.

GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO – In caso di navigazione marina oltre i 300 metri dalla costa o di fiumi e altri corsi d’acqua, ogni componente dell’equipaggio deve averne uno. In particolare, tutte le unità da diporto di bandiera italiana devono avere a bordo giubbotti (cinture) di salvataggio conformi alla norma armonizzata EN ISO serie 12402. Per la navigazione da 300 metri a 6 miglia, il requisito normativo minimo è il seguente: EN ISO 12402-4 ossia salvagenti da 100 Newton di galleggiabilità. Oltre le 6 miglia la normativa di riferimento è invece la EN ISO 12402-3 (150 Newton).

SALVAGENTI ANULARI E A FERRO DI CAVALLO – Tutti i salvagenti a bordo devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n. 385. Quelli conformi ai decreti ministeriali 20 aprile 1978 e 3 dicembre 1981, possono continuare a essere utilizzati finché rimangono in buon stato di conservazione. Obbligatori per la navigazione oltre 300 metri dalla costa.

BOETTE LUMINOSE – Tali apparecchi devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.385 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatoria una boetta luminosa per la navigazione oltre 3 miglia dalla costa.

BOETTE FUMOGENE - Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.387 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatoria una boetta fumogena per la navigazione tra 1 miglio e 3 miglia dalla costa, 2 boette tra 3 miglia e 5o miglia. Oltre sono necessarie 3 boette.

FUOCHI A MANO – Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.387 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatori 2 fuochi per la navigazione tra 1 miglio e 12 miglia dalla costa, 3 fuochi tra le 12 e le 50 miglia, 4 oltre le 50 miglia.

RAZZI – Sono ammessi solo quelli a paracadute conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.387 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatori 2 razzi per la navigazione tra le 3 miglia e le 12 miglia dalla costa, 3 razzi tra le 12 e le 50 miglia, 4 oltre le 50 miglia.

BUSSOLA E TABELLE DEVIAZIONI - Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.388 oppure alla SOLAS ’74 e successivi emendamenti. Obbligatori per la navigazione oltre 6 miglia dalla costa.

CARTE NAUTICHE – Sono ammesse solamente quelle appartenenti alla cartografia ufficiale dello Stato Italiano. Quanto alla cartografia ECS (Electronic Chart System), è onere del fabbricante dimostrarne la conformità al D.M. 10 luglio 2002 (G.U. del 19 agosto 2002, n.193). Obbligatorie per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

CASSETTA PRONTO SOCCORSO – Caratteristiche e contenuto sono dettagliati nel decreto 1 ottobre 2015 del Ministero della Salute.  Obbligatorie per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

LUCI DI NAVIGAZIONE – Per tutte le unità da diporto marcate CE è obbligatoria una dotazione di luci di navigazione conformi alla Colreg ’72 (CEVNI). Quelle non marcate CE possono montare anche luci omologate da enti tecnici europei autorizzati.

FISCHI E CAMPANE - Devono essere conformi alla Colreg ’72. Obbligatorio per la navigazione oltre 1 miglio dalla costa.

RIFLETTORE RADAR - Devono essere conformi al prototipo approvato dall’Amministrazione in base al D.M. 29 settembre 1999, n.386. Obbligatorio per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa.

EPIRB – Questo apparato deve rispondere ai requisiti dettati dalla direttiva sull’equipaggiamento marittimo e deve essere marcato con ruota di timone a caviglie o approvato dall’Amministrazione competente. Obbligatorio per la navigazione oltre 50 miglia dalla costa.

ESTINTORI – In assenza di una normativa specifica, è il decreto del Ministero degli Interni del 7 gennaio 2005 a dettarne le norme tecniche e procedurali. Tutti gli estintori marcati MED sono considerati idonei anche a livello internazionale.

Altri strumenti obbligatori per la navigazione oltre 12 miglia dalla costa: orologio, barometro, binocolo e strumento da radioposizionamento

I dispositivi VHF devono essere invece presenti su tutte le imbarcazioni che navigano oltre 6 miglia dalla costa.

Yacht Design, ecco i trend 2018

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Dettagli, comfort ed ecosostenibilità. Queste le tre parole d’ordine che guideranno designer, architetti e studi di progettazione dei grandi player della nautica nei prossimi mesi. Quelli che saranno i trend Yacht Design del 2018 sono emersi chiaramente nel corso delle ultime kermesse internazionali di settore, ci riferiamo in particolare al Cannes Yachting Festival e al Monaco Yacht Show. La Costa Azzurra nelle ultime settimane è stata infatti cornice ideale per le più significative dimostrazioni creative e tecnologiche applicate all’industria della cantieristica navale. 

DETTAGLI: ambienti personalizzabili, arredamento made in Italy, oggetti di design, finiture ricercate. I dettagli avranno un ruolo sempre più importante nel processo decisionale dei possibili acquirenti. E non stiamo parlando solo di yacht di grandi dimensioni. Anche le imbarcazioni di dimensioni più contenute dovranno rispondere ai requisiti estetici e di eleganza imposti dal pubblico. Il confine tra design residenziale e yacht design è sempre più sottile…

COMFORT: dalla distribuzione degli spazi interni all’illuminazione, uno dei trend dello Yacht Design sarà appunto la comodità a bordo. In fase progettuale i design si preoccuperanno di creare ambienti aperti e confortevoli, privi di barriere architettoniche interne e strutture che limitano sensazione di libertà e senso di leggerezza. Si privilegeranno grandi vetrate per favorire ariosità e luminosità degli spazi.

ECOSOSTENIBILITA’: come dettato dal design contemporaneo in qualsiasi suo campo di applicazione, le tematiche green influenzeranno sensibilmente le scelte progettuali dei professionisti dell’architettura navale. Il rispetto dell’ambiente marino passerà da innovativi sistemi tecnologici che consentiranno una riduzione delle emissioni e un sensibile risparmio energetico. Ci riferiamo, in particolare, a carene idrodinamiche, sistemi a propulsione ibrida, pannelli solari, illuminazioni a led, materiali riciclabili, tessuti naturali, prodotti atossici per la finitura… 

Tra i massimi esempi di yacht design ecofriendly segnaliamo 85S di Arcadia Yachts, un’imbarcazione particolarmente innovativa, dotata di pannelli solari integrati nella sovrastruttura e celle fotovoltaiche di ultima generazione integrate tra la superficie esterna e quella interna dei pannelli in vetro di cui è ampiamente costituita.

5 consigli per un perfetto rimessaggio della barca

Navigazione invernale? Perché no, in Italia e nel Mondo esistono così tante mete consigliate ai diportisti anche per la stagione più fredda. Tuttavia è bene considerare anche la nutrita schiera di diportisti che preferisce far andare “in letargo” la propria imbarcazione e rispolverarla quando il clima è più mite. E proprio a loro ci rivolgiamo con i nostri 5 consigli per un perfetto rimessaggio della barca. Sì, perché il momento migliore per tale delicata operazione è proprio il periodo immediatamente precedente l’inizio dell’inverno. E un’operazione di rimessaggio a regola d’arte, secondo precise normative e standard in termini di prevenzione, ambiente e sicurezza, può essere ancor più efficace se accompagnata da alcune attività preliminari da svolgersi anche autonomamente:

1. MOTORE: verificare il livello dell’olio dell’invertitore, sostituire l’olio del motore, controllare le candele, pulire i filtri, testare il girante della pompa, effettuare un check di cinghia, fascette e manicotti.

2. SERBATOI: tutti i serbatoi devono essere svuotati del carburante e trattati con prodotti che impediscono la formazione di batteri e funghi. Il cambio dei filtri sarà invece effettuato in seguito alla nuova introduzione di carburante.

3. IMPIANTI: disinfettare i serbatoi di acqua e acque nere, ispezionare luci di navigazione e quadro elettrico, eliminare il salino dalle luci con acqua dolce, applicare prodotto antiossidante sui contatti elettrici.

4. INTERNI: igienizzare, eliminare l’umidità e arieggiare gli spazi interni. Effettuare una pulizia approfondita di tappezzeria, moquette e arredamento, e controllare il funzionamento delle prese a mare.

5. ESTERNI: verificare che non siano presenti infiltrazioni, igienizzare coperta, acciaio, teak, legni, scotte e oblò. Procedere all’ispezione di ancora, catena, salpancora, avvolgifiocco… Per quanto riguarda la carena, è consigliabile intervenire con idropulitrice al fine di evitare la formazione di sedimenti e incrostazioni. In caso di manutenzione invernale di una barca a vela, è auspicabile un controllo approfondito delle cuciture, la pulizia dei winch, e la verifica del sartiame e dell’albero

Nuovo Codice della Nautica da Diporto, ecco il testo definitivo

Ci siamo! Il Governo ha completato l’iter di revisione e integrazione del d.lgs. 171/2005, ciò significa che il testo del nuovo Codice della Nautica da Diporto ha assunto una forma definitiva. Dopo aver accolto le numerose richieste di modifica da parte di Ucina Confindustria nauticaAssomarinas, Assonat Confcommercio (portualità turistica), Confarca (scuole nautiche) Assilea (leasing imbarcazioni) e Federazione Vela, e acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari competenti, il Consiglio dei Ministri ha dottato definitivamente il nuovo codice. Non nascondono il proprio entusiasmo le grandi associazioni di categoria che, attraverso un comunicato stampa, hanno definito “moderno e competitivo” il nuovo testo normativo. In particolare, Carla Demaria, presidente Ucina, ha dichiarato: “Il nuovo Codice è un risultato importantissimo per tutta l'articolata filiera della nautica e per l'utenza, che giunge dopo un lavoro di quasi tre anni – e continua - Semplificare e ammodernare non è mai facile in questo Paese, ma il risultato è uno strumento moderno e competitivo, a cominciare dal Registro telematico delle barche e lo Sportello telematico per i diportisti”. Maggiore tutela dell’ambiente marino, sicurezza della navigazione, salvaguardia delle persone a bordo, diffusione della cultura e dell’educazione marinara… questi gli obiettivi del nuovo testo che possiamo dedurre dall’analisi delle principali novità normative adottate:

Registro Telematico delle barche: entra in vigore il cosiddetto PRA delle imbarcazioni, vengono semplificate le modalità di iscrizione di navi e unità da diporto, e aboliti i registri cartacei custoditi dalle Capitanerie di porto. Tutte le barche saranno registrate in un sistema informatico unico.

Semplificazioni burocratiche: snellite le procedure di iscrizione con un tempo limite per il rilascio dei documenti, introdotta la licenza di navigazione provvisoria, disciplinato il sistema di rilascio della patente nautica, natanti (barche fino a 10 metri) esenti da obbligo d’immatricolazione, bollino blu rilasciato preventivamente in caso di controllo con esito positivo, cancellate le procedure di imbarco e sbarco per la rotazione dei marittimi fra le diverse unità della stessa impresa, semplificazione dell'uso della targa temporanea e delle prove tecniche in mare per le aziende, rimozione del limite di 1000t per l'iscrizione dei grandi yacht in noleggio al Registro internazionale, introduzione di un Passenger yacht code italiano per le unità che trasportano più di 12 ma meno di 36 passeggeri. 

Altre novità: misure a sostegno dello sviluppo della cantieristica e del refitting, riconosciuta pari dignità tra attività commerciali e navigazione senza fini di lucro,  introdotte le motorizzazioni gpl, regolamentato il noleggio dei natanti, introdotte le navi storiche, previste le nuove attività commerciali di assistenza all'ormeggio e di assistenza e traino in mare per natanti e imbarcazioni (24m), introdotto il diritto a rifugio e transito gratuito per le prime ore della giornata nei marina, introdotto il titolo professionale marittimo specifico per la nautica minore e la figura professionale di mediatore del diporto, aggiornate le disposizioni per le strutture ricettive (porti e marine).

8 Ragioni per scegliere LED efficienti in barca

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Mantenere una barca è impegnativo e dispendioso ma scegliere bene le sue dotazioni allevia sensibilmente stress e preoccupazioni. Tale assioma è più che mai valido in fase di scelta dell’illuminazione di una barca, momento in cui occorre combinare esigenze di sicurezza in mare ed estetica del prodotto. Proprio per questa ragione ci è sembrato utile segnalarvi 8 Ragioni per scegliere LED efficienti in barca:

1.CONSUMO: con un buon sistema illuminante a LED, non avrete più alcun problema di consumo/stress della batteria. Massima illuminazione per un dispendio minimo di energia.

2.DURATA: i dispositivi LED di qualità possono avere fino a 50.000 ore di autonomia, che corrispondono a circa sei anni di vita! Oltre al risparmio economico si guadagna anche in termini di manutenzione: la sostituzione dei LED di una barca non è proprio un’operazione divertente!

3.ILLUMINAZIONE: chi non desidera creare l’atmosfera giusta sulla propria barca? Con dei buoni LED l’illuminazione risulterà sempre gradevole e le serate a bordo avranno un fascino ancor più intenso.

4.SICUREZZA: fascio luminoso ampio per migliorare la visibilità in mare ed essere facilmente individuati dagli altri diportisti. LED buoni, sicurezza maggiore!

5.DIMENSIONE: il problema più sentito a bordo? Certamente lo spazio. Chiunque possegga un’imbarcazione sa bene quanto sia importante risparmiare centimetri quadrati. A parità di luce emessa, i LED hanno un ingombro decisamente inferiore a qualsiasi altra soluzione illuminante.

6.GREEN: ebbene sì, la tecnologia LED non inquina l’ambiente poiché non contiene alcun elemento tossico!

7.SALUTE: oltre a non contenere sostanze nocive per l’uomo, i LED non emettono raggi UV e non creano campi magnetici dannosi per la nostra salute.

8.ENERGIA: i corpi illuminanti a LED non si surriscaldano e non sprecano inutile energia. Ogni dispositivo è sviluppato per produrre esclusivamente luce, non calore.  

Nuovo Codice della Nautica da Diporto: gli ultimi aggiornamenti

Dopo le osservazioni presentate in Senato da Nautica Italiana, anche Ucina dice la sua in merito al Nuovo Codice della Nautica da Diporto (decreto a modifica del D.Leg.vo 171/2005). La nota associazione di categoria ha infatti ottenuto parere positivo dal Consiglio di Stato circa alcune integrazioni al testo normativo. In particolare, le “rilevanti misure di semplificazione” proposte da Ucina da reintrodurre nel provvedimento saranno le seguenti:

Doppio iter di iscrizione delle unità da diporto: sia su registro cartaceo sia su registro telematico;

- Introduzione sportello telematico del diportista e del conservatore unico;

- Riferimento espresso sia per la nautica di tipo esclusivamente ricreativo sia per quella da diporto commerciale;

- Riconoscimento delle navi iscritte al registro internazionale;

- Inserimento di attività importanti ai fini commerciali (es. assistenza all’ormeggio);

- Possibilità di iscrivere un’unità inserita in un registro estero mediante una semplice attestazione che certifichi l’avvio di tutte le procedure di cancellazione al registro stesso;

- Introduzione di una norma ad hoc per l’iscrizione di quelle unità destinate esclusivamente al noleggio per attività turistiche;

- Estensione delle semplificazioni già previste per i registri UE anche per quelli extra europei;

- Ampliamento delle attività riconducibili alla voce ”assistenza e traino in mare”;

- Cancellazione dell’annotazione di ogni singolo sinistro dalla nuova anagrafe delle patenti nautiche.

Oltre a esprimere parere favorevole a tali misure aggiuntive rispetto al testo originale del Nuovo Codice della Nautica da Diporto, il Consiglio di Stato ha espresso perplessità circa il ruolo della Lega Navale Italiana. In particolare, è emersa l’incompatibilità tra le sue funzioni di centro di istruzione per la nautica e di artefice dei parametri di istruzione presso il Ministero.  

Rimaniamo tutti in attesa del testo definitivo del Nuovo Codice della Nautica da Diporto…

Pericolo in barca, tutte le procedure VHF da conoscere

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Apparati ricetrasmittenti sempre a bordo! Nel Nuovo Codice della Nautica da Diporto (modifica del D.Leg.vo 171/2005) dovrebbe essere formalizzato l’obbligo di installare e mantenere in funzione i dispositivi VHF con tecnologia DSC ed essere in possesso del certificato GMDSS. Ma chi davvero saprebbe condurre con efficacia delle comunicazioni di soccorso, urgenza o sicurezza? E quali sono le principali procedure VHF da conoscere? Innanzitutto è bene ricordare che il traffico radiotelefonico di emergenza si svolge sul CANALE 16 in VHF (156.8 MHz) e sulla frequenza di 2.182 kHz per le radiocomunicazioni in SSB in onde medio-corte. Durante la navigazione il radiotelefono deve essere sempre acceso e sintonizzato sul CANALE 16 (frequenza di soccorso) e in VHF devono essere effettuate solo quelle comunicazioni tra stazioni di nave e stazioni costiere con distanze inferiore alle 30 miglia. 

Se la frequenza cambia a seconda delle distanze, la tecnica operativa per effettuare comunicazioni di soccorso efficaci rimane la medesima. Ecco tutte le procedure VHF (o SSB) da conoscere:

CHIAMATA E MESSAGGIO DI SOCCORSO: trasmessi dal comandante (o responsabile dell’imbarcazione) sul CANALE 16 e ripetuti a intervalli fino al segnale di ricevuto di un’altra stazione. Ecco le tecniche operative delle due procedure:

CHIAMATA DI SOCCORSO: “MAYDAY” – “MAYDAY” – “MAYDAY” – “QUI (o DE)” – INDICATIVO di CHIAMATA (nome internazionale)/IDENTIFICATIVO BARCA (nome barca) - INDICATIVO di CHIAMATA/IDENTIFICATIVO BARCA - INDICATIVO di CHIAMATA/IDENTIFICATIVO BARCA

MESSAGGIO DI SOCCORSO: “MAYDAY” – “MAYDAY” – “MAYDAY” – “QUI (o DE)” – NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – COORDINATE GEOGRAFICHE UNITA’ di PERICOLO – NATURA del PERICOLO e TIPOLOGIA AIUTI RICHIESTI – INFORMAZIONI UTILI ai SOCCORSI

Colui che intercetta la chiamata di soccorso è tenuto a sospendere immediatamente le emissioni sul CANALE 16 e prestare attenzione al messaggio di soccorso. Se con la sua imbarcazione si trova nelle vicinanze dell’unità di pericolo, è tenuto a dare il Ricevuto nella seguente modalità: NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – NOMINATIVO UNITA’ in PERICOLO – “QUI (o DE)” – NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE – “RICEVUTO (o RRR)” – “MAYDAY”

Dopo aver dato il RICEVUTO, l’unità deve recarsi sul luogo dell’incidente e trasmettere il seguente messaggio all’imbarcazione in pericolo: NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE – PROPRIE COORDINATE GEOGRAFICHE – VELOCITA’ con cui si dirige verso l’unità in pericolo – TEMPO necessario a raggiungere l’unità in pericolo

Se l’unità che ha ricevuto il messaggio di soccorso è troppo distante dal luogo del sinistro, è tenuta ad attendere che un’altra stazione radio dia il RICEVUTO ed eventualmente a rilanciare il messaggio di soccorso (qualora nessuna stazione abbia dato il RICEVUTO).

SEGNALE E CHIAMATA D’URGENZA: deve essere trasmesso dal comandante (o responsabile dell’imbarcazione) quando è in pericolo la sicurezza di un’imbarcazione o di una o più persone. Si trasmette su CANALE 16 VHF o 2.182 kHz SSB. Ha la precedenza su tutte le comunicazioni eccetto quelle di soccorso e può essere indirizzato a tutte o a una determinata stazione. Ecco le tecniche operative delle due procedure:

MESSAGGIO A TUTTE LE STAZIONI: “PAN-PAN” – “PAN-PAN” – “PAN-PAN” – “A TUTTE LE STAZIONI” – “A TUTTE LE STAZIONI” - “A TUTTE LE STAZIONI” - NOMINATIVO STAZIONE – MESSAGGIO D’URGENZA

MESSAGGIO A UNA STAZIONE SPECIFICA: “PAN-PAN” – “PAN-PAN” – “PAN-PAN” –NOMINATIVO STAZIONE – “QUI (o DE)” - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - MESSAGGIO D’URGENZA

 

SEGNALE E MESSAGGIO DI SICUREZZA: ha la finalità diffondere notizie relative a sicurezza della navigazione, bollettino del mare, avvisi meteo… Ecco le tecniche operative delle procedure:

MESSAGGIO A TUTTE LE STAZIONI: “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - “A TUTTE LE STAZIONI” – “A TUTTE LE STAZIONI” - “A TUTTE LE STAZIONI” - NOMINATIVO STAZIONE – “QUI (o DE)” - NOMINATIVO STAZIONE – NOMINATIVO STAZIONE – NOMINATIVO STAZIONE – MESSAGGIO di SICUREZZA

MESSAGGIO A UNA STAZIONE SPECIFICA: “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - “SECURITE’ ” - NOMINATIVO STAZIONE - NOMINATIVO STAZIONE - NOMINATIVO STAZIONE - “QUI (o DE)” - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - NOMINATIVO PROPRIA IMBARCAZIONE - MESSAGGIO di SICUREZZA

Oscar delle Vele d’Epoca 2017

Settimane di grande nautica nel mondo… Dopo i grandi successi del Salone Nautico di Genova e del Monaco Yacht Show, giunge al termine anche il Panerai Classic Yachts Challenge, il più importante e frequentato raduno di vele d’epoca al mondo. Dopo le regate ad Antibes, Porto Santo Stefano e Mahon, la kermesse itinerante ha fatto tappa a Cannes, dove sono stati premiati i vincitori degli “Oscar delle Vele d’Epoca 2017”. Ecco le imbarcazioni che si sono aggiudicate i massimi riconoscimenti:

 

HALLOWE’EN

Il cutter bermudiano, costruito presso il cantiere scozzese Fife nel 1926, è la migliore imbarcazione della categoria “Big Boats”.

Lunghezza: 21m – Larghezza: 4,42m 

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LINNET

Lo sloop aurico del 1905, realizzato dal cantiere statunitense N.G. Herreshoff, ha vinto tra gli “Yachts d’Epoca”. 

Lunghezza: 13,20m – Larghezza: 2,63m

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GANBARE

Lo sloop bermudiano di oltre 10 metri, costruito nel ’73 dal cantiere statunitense Carl Eichenlaub, si aggiudica la categoria “Classici”.

Lunghezza: 10,79m – Larghezza: 3,43m

Ph: giornaledellavela.com, charterminute.com, forums.sailinganarchy.com 

Nuovo Codice della Nautica da Diporto: punti fermi e possibili revisioni

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A quasi un mese dall’approvazione del nuovo decreto del Codice della Nautica da Diporto (a modifica del D.Leg.vo 171/2005)da parte del Consiglio dei Ministri, ecco le prime osservazioni da parte degli addetti ai lavori. Pur ringraziando Governo e Parlamento per l’importante lavoro svolto e auspicando che si possa rispettare la data di scadenza della delega per l’emanazione del nuovo Codice, Nautica Italiana, una tra le più influenti associazioni di categoria, ha presentato in Senato alcune osservazioni in merito al nuovo decreto legislativo. In particolare, il 5 ottobre scorso a Palazzo Madama si è parlato di Registro internazionale, demanio, semplificazione amministrativa, aree marine protette e attuazione del Registro telematico. 

Ma per comprendere le osservazioni di Nautica Italiana è bene fare chiarezza sui contenuti del nuovo Codice della Nautica da Diporto, esaminando le principali novità previste per il settore e le contraddizioni ancora presenti nel testo. Partendo proprio da queste ultime, segnaliamo il grave errore di valutazione circa il numero di imbarcazioni da diporto immatricolate in Italia: il Consiglio dei Ministri ne ha dichiarate 100.000 ma in realtà queste sono circa 46.000. Un errore macroscopico simile a quello che spinse il Governo Monti a un’errata valutazione del gettito fiscale gettito fiscale della contestata tassa di possesso. Tra le nuove misure del decreto segnaliamo invece le seguenti:

- USO COMMERCIALE DELLE UNITA’ DA DIPORTO: anche per i natanti adibiti ad attività commerciale è stabilita una sorta di licenza di navigazione che, in futuro, ne vieterà l’uso promiscuo (Art.2).

- APPARATI RICETRASMITTENTI DI BORDO: è formalizzato l’obbligo di installare apparati VHF con tecnologia DSC e di essere in possesso del certificato GMDSS (Art. 29).

- ANAGRAFE NAZIONALE DELLE PATENTI NAUTICHE: ai fini della sicurezza della navigazione e per acquisire i dati inerenti lo stato degli viene istituita l’Anagrafe nazionale delle patenti nautiche (che include sinistri marittimi, eventi straordinari e violazioni).

- RUOLINO EQUIPAGGIO: nel nuovo decreto è prevista la rotazione degli equipaggi sulle unità da noleggio appartenenti al medesimo armatore. In questo modo si risparmierà sul pagamento degli oneri di imbarco, sbarco e arruolamento sulle diverse unità (Art.27).

- ISTRUTTORI DI VELA: viene istituito un albo professionale per gli istruttori di vela (Art.51bis e 51ter).

- TRANSITO: viene finalmente fatta chiarezza sui posti al transito delle unità da diporto (Art.51sexties).

- ATTIVITA’ COMMERCIALE ABUSIVA CON UNITA’ DA DIPORTO: inasprita la pena (da € 2.775 ad € 11.000) per l’esercizio abusivo di locazione, noleggio, istruzione per patente nautica e assistenza immersioni (Art.41).

Definite le principali novità del nuovo decreto sulla nautica, possiamo dettagliare le richieste avanzate da Nautica Italiana in Senato. Quando Lamberto Tacoli, presidente dell’associazione, parla di Registro internazionale più accessibile e bandiera italiana appetibile per molti grandi yacht stranieri, si riferisce a una semplificazione burocratica di iscrizione al registro stesso, di ispezioni periodiche e rinnovo certificati, registri e giornali di navigazione. In Italia infatti sono solo 10 su 200 le navi da diporto immatricolate iscritte nel Registro internazionale. Per quanto concerne invece il demanio e le aree marine protette, le osservazioni di Nautica Italiana hanno riguardato prevalentemente tematiche relative al turismo nautico: dalla necessità di ulteriori infrastrutture ricettive a una disciplina che regolamenti concessioni e deroghe di navigazione in base alla specificità dei porti turistici. 

Tra punti fermi e possibili revisioni rimaniamo tutti in attesa del nuovo Codice della Nautica da Diporto…

Salone Nautico 2017, i numeri di un grande successo

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“Il successo del Salone Nautico 2017 è testimoniato dalla crescita dei visitatori – annuncia Carla Demaria, Presidente Ucina Confindustria Nautica – 148.228 significa un +16,5% rispetto al 2016”. Questo eccezionale dato numerico ci aiuta a comprendere la portata dell’ultima edizione del Salone di Genova, sempre più evento internazionale imperdibile per amanti del settore e curiosi. Se pensiamo che lo scorso anno i visitatori furono 127.167, è facile rendersi conto di come l’affluenza sia stata decisamente importante quest’anno, con un incremento medio giornaliero del 10-14% e picchi del 18%. Insomma, una splendida cornice di pubblico per una kermesse che si è rivelata uno spettacolo cittadino, con iniziative anche oltre gli spazi del polo fieristico.

Ma se il numero di visitatori è sicuramente uno dei parametri più indicativi per determinare la buona riuscita di un evento, per gli 884 espositori il vero banco di prova rimanevano le vendite. E anche in questo caso, il Salone non ha deluso le aspettative: “Tutti hanno venduto e la soddisfazione è trasversale a tutti i segmenti del comparto – conferma Carla Demaria - e non poteva che essere così, se si tiene conto della crescita del 18,6% del fatturato complessivo della nautica in Italia registrata nel 2016”. A tal proposito, un altro dato è ancora più interessante per l’economia del nostro Paese: gli italiani tornano a comprare barche e dotazioni nautiche e, di conseguenza, la produzione made in Italy per il mercato interno è cresciuta del 24,1%.  

Sei giorni di intenso lavoro, tra stand colmi di visitatori e banchine assediate per ammirare da vicino i gioiellini dei grandi cantieri nautici, per un risultato complessivo eccezionale, che non ha lasciato indifferenti istituzioni e associazioni di categoria. E’ notizia di pochi giorni fa la firma di un importante Protocollo di Intesa fra Regione Liguria, Ucina, Comune di Genova e Camera di Commercio per il futuro del Salone Nautico. In particolare, l’accordo prevede un impegno costante e continuativo per lo sviluppo e il consolidamento della kermesse anche per gli anni a venire. Le istituzioni saranno inoltre depositarie di uno strategico impegno promozionale a favore del settore nautico, delle attività diportistiche e turistiche, e di una diffusione della cultura del mare tout court.

World Yachts Trophies 2017, ecco i vincitori

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Giornate ricche di emozioni per gli amanti della nautica! Poche ore prima dell’apertura del 57esimo salone Nautico Internazionale di Genova (il 21 settembre), è andata in scena la notte degli Oscar del mare: gli World Yachts Trophies 2017. Come ogni anno, sull’esclusiva Croisette di Cannes, una giuria di esperti ha assegnato i più importanti riconoscimenti mondiali del settore nautico. Numerosi player internazionali presenti, ma a fare la parte del leone è stato senza dubbi Azimut Yachts. Il cantiere nautico italiano ha sbaragliato la concorrenza aggiudicandosi ben quattro premi, oltre a un riconoscimento speciale per il 40esimo anniversario del Cannes Yachting Festival. Tra le eccellenze del mare di quest’anno segnaliamo anche San Lorenzo Yacht, storica azienda toscana nata nel 1958, e i Cantieri Baglietto, del Gruppo Gavio. Ma ecco i vincitori delle principali categorie agli World Yachts Trophies 2017:

- AZIMUT 60 – Best Layout (15-24 metri)

Questo premio è il risultato di una preziosa collaborazione fra il designer Stefano Righini e l’architetto Achille Salvagni. La giuria non è rimasta indifferente a soluzioni uniche e innovative come la dinette con finestratura a tutta altezza e visuale sul mare, la zona pranzo che all’occorrenza diventa ambiente lounge, e la cabina armatoriale a centro barca e a tutta larghezza, di grande impatto per il suo design e impreziosita da pezzi unici sospesi. 

http://it.azimutyachts.com/

- AZIMUT GRANDE 27 metri – Most Achieved (24-38 metri)

Carattere sportivo e linee sinuose per un wide body dal concept unico per la sua categoria: la cabina armatoriale sul main deck e la possibilità di avere ben cinque cabine sono soluzioni assolutamente inedite per imbarcazioni di queste dimensioni. Il segreto di Azimut Yacht è il massiccio utilizzo della fibra di carbonio, un materiale che aumenta gli spazi e migliora il comfort, senza appesantire la barca. Hard top, flydeck, sovrastruttura e specchio di poppa sono in pura fibra di carbonio, mentre la coperta è in vetro-carbonio.

http://it.azimutyachts.com/

- AZIMUT GRANDE 35 metri – Best Interior Design (24-38 metri)

Come per Azimut 60, è Salvagni a mettere la firma sugli spazi interni di questa imbarcazione. Seguendo il moderno concetto di benessere, l’architetto ha creato degli ambienti che colpiscono per sofisticatezza e sensazione di relax che riescono a trasmettere. Ad esempio, la cabina armatoriale sul main deck comunica leggerezza: un grande letto al centro dello spazio risulta il perno di rotazione dell’intero volume, e una terrazza privata fuoriesce direttamente dal pavimento della cabina, grazie a un sofisticato meccanismo che esclude la presenza di montanti o altri elementi strutturali che avrebbero ostacolato il panorama della suite.

http://it.azimutyachts.com/

- AZIMUT S7 – Best Technology Evolution

La ricerca di linee sempre più sportive e materiali innovativi per conferire un carattere unico alle soluzioni Azimut. Stefano Righini è l’artefice delle innovazioni di questa imbarcazione, caratterizzata da un sapiente uso della fibra di carbonio e dall’installazione di una tripla motorizzazione Volvo IPS, che cassicurano dimensioni e performance senza precedenti.

http://it.azimutyachts.com/

- SANLORENZO SX88 – Most Avant-Gard Yacht

Azimut fa il bottino di premi ma Sanlorenzo si aggiudica il riconoscimento internazionale per lo yacht più innovativo dell’anno. A trionfare è il nuovo crossover SX88, un modello all’avanguardia sia per le sue soluzioni tecnologiche green sia per il design. Tra le principali caratteristiche dello yacht, che sarà esposto al Salone Nautico di Genova, segnaliamo le seguenti: innovativo processo costruttivo a scafo aperto; scafo in vetroresina e sovrastruttura in carbonio; carena semidislocante da 23 nodi con flessibilità d’uso da dislocante a fast displacement, per l’ottimizzazione delle prestazioni nelle diverse velocità richieste; Poppa aperta con di verse funzioni (garage, beach club, area sportiva…); doppia possibilità di layout del main deck (open space o con owner cabin); unica timoneria su fly bridge, chiudibile e climatizzata.

www.sanlorenzoyacht.com

 Infine segnaliamo due importanti riconoscimenti per le imbarcazioni firmate Cantieri BagliettoANDIAMO è stato premiato per il miglior layout, mentre ELSEA è risultata la rivelazione dell’anno.

 

Vieni a trovarci al Salone Nautico di Genova! 

Saremo allo Stand O16-P13 (Pad.B Superiore).

Salone Nautico 2017, alla scoperta delle barche più grandi in esposizione

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Manca pochissimo alla 57esima edizione dell’amatissima kermesse genovese e l’entusiasmo tra addetti ai lavori e non è già palpabile. L’impaziente attesa per il Salone Nautico 2017 è in gran parte dovuta al ritorno nel capoluogo ligure di cantieri di livello internazionale e, di conseguenza, alla nutrita presenza di grandi barche nella darsena genovese. In particolare, assisteremo a un aumento dell’8% degli espositori italiani e del 10% di quelli stranieri, con 70 nuovi brand rispetto al 2016. Tra le tantissime barche ormeggiate non mancheranno dunque modelli firmati AzimutBagliettoApreamareBertram…, player internazionali che hanno scelto di rinnovare la propria fiducia a una vetrina in forte ascesa come Genova. 

Brand di altissimo profilo, accessoristica/componentistica di ultima generazione e tantissimi visitatori. Questi gli ingredienti principali del Salone Nautico 2017… ma c’è di più! Noi vogliamo guidarvi alla scoperta delle barche più grandi in esposizione, gli yacht che più vi colpiranno per la loro maestosità. Ecco tutti i natanti di lunghezza superiore ai 30 metri che potrete ammirare negli spazi esterni della fiera:

1. SD126, San Lorenzo Yacht 
Lunghezza: 37,95 m / Larghezza: 8,00 m / Velocità massima: 17 nodi
(Stand H101, Marina Ormeggi Banchina H)

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2. MAIORA 36, Maiora
Lunghezza: 37 m / Larghezza: 8,20 m / Velocità massima: 12 nodi
(Stand F115, Marina Ormeggi Banchina F)

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3. SL118, San Lorenzo Yacht
Lunghezza: 36,50 m / Larghezza: 7,60 m / Velocità massima: 27 nodi
(Stand F131, Marina Ormeggi Banchina F)

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4. SD112, San Lorenzo Yacht 
Lunghezza: 34,10 m / Larghezza: 7,66 m / Velocità massima: 17 nodi
(Stand H103, Marina Ormeggi Banchina H)

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5. AMER 110’, Permare 
Lunghezza: 32,50 m / Larghezza: 7,10 m / Velocità massima: 29 nodi
(Stand E137, Marina Ormeggi Banchina E)

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6. SL106, San Lorenzo Yacht 
Lunghezza: 32,20 m / Larghezza: 7,05 m / Velocità massima: 29 nodi
(Stand F133, Marina Ormeggi Banchina F)

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7. MONTE CARLO YACHTS 105, Monte Carlo Yachts
Lunghezza: 32 m / Larghezza: 7,15 m / Velocità massima: 27 nodi

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8. AB100, AB Yachts 
Lunghezza: 30,50 m / Larghezza: 6,80 m / Velocità massima: 54 nodi
(Stand F113, Marina Ormeggi Banchina F)

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Salone Nautico 2017, novità e futuro del settore

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Con la consueta conferenza stampa inaugurale, si apre ufficialmente il Salone Nautico 2017. Tra novità e futuro del settore, i relatori hanno presentato la nuova edizione della kermesse e definito una nitida fotografia della situazione attuale del comparto marino. A fare gli onori di casa, il presidente UcinaCarla De Maria, affiancata dal Governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, e dal Sindaco di Genova, Marco Bucci. Tra gli ospiti illustri presenti, segnaliamo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il Vice Ministro dell’Economia, Luigi Casero, e il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

I segnali di forte ripresa della nautica italiana, già registrati negli ultimi mesi, sono stati confermati dai dati ufficiali presentati nel corso del consesso inaugurale della kermesse genovese. In particolare, è stata evidenziata una sensibile crescita del mercato interno. La vendita di imbarcazioni in Italia, infatti, negli ultimi anni anni aveva subito una brusca frenata dovuta alla crisi del 2011, e la produzione nautica nazionale era quasi esclusivamente destinata ai mercati esteri. Oggi possiamo invece segnalare una decisiva inversione di tendenza. Se nel biennio 2013-2014 il 93% delle barche italiane andava all’estero e solo il 7% in Italia, nel 2016 le percentuali sono rispettivamente l’88% e il 12%. Il trend è positivo e gli addetti ai lavori si augurano di raggiungere quanto prima i risultati del decennio scorso.

Nautica in crescita significa incremento di fatturato per le realtà di settore e ancor più prestigio per gli eventi fieristici internazionali come il Salone Nautico 2017 di Genova. Anche qui, sono i numeri a confermarlo: gli espositori presenti alla 57esima edizione sono l’8% in più rispetto a quelli del 2016. “E’ il mercato a dire che il salone sta ridiventando importante” – e continua Carla De Maria – “sono tornati 45 cantieri che non erano più presenti al Nautico, ai quali si aggiungono altri che non erano mai venuti e portano a 70 il numero di nuove aziende presenti al 57° salone di Genova”. Il presidente Ucina non nasconde l’entusiasmo per il ritorno nel capoluogo ligure di grandi marchi come AzimutBagliettoBertramArcadiaCantieri del Pardo e Zodiac. Quest’anno al Salone Nautico vedremo anche più barche in acqua. Ci saranno 80 unità: presenza sempre più consistente della vela (+3.5%), delle imbarcazioni a motore entrobordo (+14%) e dei fuoribordo (+9%).

Vieni a trovarci al Salone Nautico 2017!

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Ormeggio in sicurezza, tutto quello che devi sapere

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Conoscete tutte le regole per un ormeggio in sicurezza? Tra normative e consigli, ecco quanto un buon diportista è tenuto a sapere quando giunge in un porto:

- Non esistono orari nella navigazione per diporto! Ogni approdo deve essere pronto in qualsiasi momento della giornata, a patto che la comunicazione da parte del diportista sia immediata ed efficace. Il personale del porto turistico piuttosto che della marina, dovrebbe essere quindi avvisato mediante radio VHF o telefono quando si giunge in prossimità dell'imboccatura, e poi attendere la loro chiamata per l’ingresso.

- Quando si entra in un porto, è bene che il diportista individui il prima possibile l’ormeggiatore, così da seguire subito le sue istruzioni. Spesso il personale dei punti di approdo indossa un abbigliamento facilmente riconoscibile ma, se così non fosse, è il diportista a dover accertarsi per tempo per non complicare o ritardare le procedure di ormeggio.

- La trappa (cavo o catena impiegato per l’ormeggio) non deve mai essere liberata dalla banchina o dal molo se non espressamente comunicato dall’ormeggiatore. Una volta presa a bordo la trappa, è bene lasciarne completamente allentato il tratto che va da bordo alla banchina, in modo che il dormiente (parte fissa del cavo) si adagi subito sul fondo restando lontano dall'elica ed esercitando la trazione solo verso prua.

- Nel caso in cui la trappa rimanga imprigionata nell’elica o dovesse verificarsi qualsiasi altro imprevisto in fase di ormeggio, il personale di porto/marina declina qualsiasi responsabilità. Tutte le operazioni di manovra, anche se assistite, rimangono a esclusivo carico del comandante dell’imbarcazione.

- Condizioni meteo non ottimali, scarsa visibilità o imbarcazioni di grandi dimensioni… In queste situazioni, non preoccupatevi della manovra di ormeggio. In caso di difficoltà, il personale di assistenza vi fornirà tutto il supporto necessario per attraccare in sicurezza. Requisito fondamentale affinché tale supporto risulti tempestivo ed efficace, è la corretta comunicazione porto-equipaggio mediante radio VHF.

- Ultimate le operazioni di ormeggio, ogni buon diportista dovrebbe chiedere informazioni circa le condizioni contrattuali del punto di approdo e il personale del porto/marina è tenuto a fornire tutti i dettagli del caso. Viceversa, il diportista ha l’obbligo di esibire la licenza di navigazione e la documentazione relativa all’equipaggio.

Barca splendente? Ecco 7 consigli fondamentali

Barca splendente, come nuova! Ecco il sogno di tanti diportisti che spesso si ritrovano in fase di rimessaggio con un’imbarcazione dalla superficie in vetroresina gelcoat particolarmente opaca, scolorita o addirittura danneggiata. Dunque la domanda sorge spontanea: come lucidare una barca? Come renderla splendente? Per provare a darvi una risposta chiara ed esaustiva abbiamo provato a formulare un decalogo degli accorgimenti più significativi riguardo a tale attività…

Ecco i 7 consigli fondamentali per una barca splendente:

1. POSIZIONE: per un’efficiente attività di lucidatura, la barca dovrebbe essere fissata a un carrello, parcheggiato su una superficie piana. Evitare qualsiasi tipo di azione pulente/detergente con l’imbarcazione già in acqua.

2. “PRIMO LAVAGGIO”: è bene utilizzare un tubo da giardino per effettuare una prima azione pulente sulla superficie della barca, facendo particolare attenzione a rimuovere, con una spugna, ogni eventuale residuo presente. Per le incrostazioni più difficili, è possibile utilizzare della carta vetrata a grana 220, mentre è assolutamente sconsigliata l’idropulitrice, il cui getto potrebbe danneggiare il gelcoat.

3. “VECCHIA” CERA: con una superficie ben pulita e priva di qualsiasi residuo, può iniziare la fase di rimozione del precedente strato di cera. Strofinando con degli stracci imbevuti di toluene o solventi simili, seguendo sempre la medesima direzione, non dovrebbe essere complesso eliminare uniformemente la “vecchia” cera.

4. “SECONDO LAVAGGIO”: dopo aver rimoso la cera, occorre completare le operazioni di pulizia con un apposito detergente e un risciacquo finale.

5. LUCIDANTE: per far risplendere il gelcoat e far tornare la superficie come nuova, non si può prescindere da un apposito prodotto lucidante. Si tratta di un abrasivo che rimuove graffi, imperfezioni e macchie, indicato per un’azione di rifinitura. In caso di incrostazioni di calcare, impossibili da rimuovere in fase di lavaggio, prima del lucidante è bene utilizzare una pasta abrasiva, capace di garantire un’azione più intensa e profonda. Si può lucidare a mano o con l’ausilio di una lucidatrice elettrica, a patto che questa sia a bassa velocità. 

6. CERA: per proteggere il gelcoat è fondamentale scegliere una cera di qualità. Uno strato uniforme di prodotto farà brillare la tua barca per molto tempo. Consigliamo inoltre di stendere la cera con gli stessi movimenti (nella stessa direzione) con cui era già stato applicato il lucidante (o la pasta abrasiva). 

7. LUCIDATURA FINALE: una volta stabilizzata la cera, occorre applicare nuovamente un prodotto lucidante così da conferire alla barca quella brillantezza tanto sognata, il finishing perfetto per renderla come nuova!

In regola a bordo: i documenti obbligatori in barca

Controllo delle singole unità da diporto, regolamentazione della circolazione marittima e tutela dell’ambiente costiero. Le autorità italiane competenti sono piuttosto rigide e ogni buon diportista dovrebbe sempre avere a bordo i cosiddetti documenti obbligatori in barca. Dalla polizza di assicurazione (di cui abbiamo recentemente parlato), ai certificati di conformità dell’imbarcazione. Se per i natanti a remi e vela, quando navigano per diporto o pesca sportiva, è sufficiente avere a bordo solo i documenti di riconoscimento dell’equipaggio, per tutti i natanti a motore (unità fino a 10 m di lunghezza) la realtà è ben diversa. Ecco, in dettaglio, tutti i documenti da avere con sé per navigare nel pieno rispetto delle leggi italiane:

- DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO di tutti i componenti dell’equipaggio.

- PATENTE NAUTICA in corso di validità che non deve essere più accompagnata dalla ricevuta di pagamento del bollo annuale poiché recentemente soppresso. Ricordiamo, inoltre, che la patente è obbligatoria qualora il motore dell’imbarcazione condotta abbia una potenza superiore ai 40,8 CV (3KW) o la cilindrata superiore ai 750 cc. (se a carburazione a due tempi), ai 1.000 cc. (se a carburazione a quattro tempi fuoribordo o se a iniezione diretta), ai 1.300 cc. (se a carburazione a quattro tempi entrobordo), ai 2.000 cc. (se diesel o per moto d’acqua). 

 - POLIZZA di ASSICURAZIONE obbligatoria della responsabilità civile per danni verso terzi. Tutte le unità a motore (di qualsiasi potenza, inclusi i tender) devono essere assicurate tenere il contrassegno fra i documenti di bordo.

 - DICHIARAZIONE di POTENZA (ex certificato d’uso del motore) sia per motori fuoribordo sia per quelli entrobordo. Questo documento dichiara in maniera univoca la potenza in Kw/Cv e la cilindrata del motore dell’imbarcazione.

CERTIFICATO RTF, solo quando si è in possesso di apparecchiature VHF. In questo caso occorrerà esibire alle Autorità competenti anche la licenza di esercizio Rtf.

Per navigare fino a 12 miglia dalla costa, con un natante a motore, tra i documenti obbligatori in barca dovete considerarne almento uno fra questi: 

 - CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE e DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’, rilasciati dal costruttore, dal quale risulta l’abilitazione alla navigazione senza alcun limite.

 - ESTRATTO del R.I.D. (Registro delle Imbarcazioni da Diporto) dal quale risulta l’abilitazione alla navigazione senza alcun limite.

- Per navigare con un’imbarcazione da diporto (10,01-24m di lunghezza), i documenti da tenere a bordo sono gli stessi previsti per i natanti a motore, con la sola aggiunta del CERTIFICATO di SICUREZZA in corso di validità. Si tratta di un documento che attesta la rispondenza dell’imbarcazione alle disposizioni del Regolamento di attuazione del Codice della Nautica

5 cose da sapere per la scelta dell'assicurazione nautica

Navigare in piena sicurezza significa rispettare tutte le norme di circolazione, provvedere a una corretta manutenzione della barca ma anche dotarla di una copertura assicurativa adeguata alle sue dimensioni e alle esigenze del diportista proprietario. Se per automobili e motocicli siamo abbastanza confidenti in materia, siamo certi che i nostri suggerimenti sulle 5 cose da sapere per la scelta dell’assicurazione nautica saranno utili a molti. Sì, perché gli aspetti da considerare e le clausole possibili molteplici…

1) Corpi Yacht o solo RC? – Ecco il primo grande quesito che dobbiamo porci prima di elaborare un piano assicurativo per la nostra imbarcazione. Se la Responsabilità Civile verso Terzi (RC) è obbligatoria (esattamente come per le automobili), le polizze Corpi Yacht sono opzionali, modulabili e ne esistono di diverse tipologie. Per non perdersi in un’offerta tanto ampia, iniziamo a fare un po’ di chiarezza: una soluzione che potremmo definire “standard” include clausole come la perdita totale della barca e la copertura delle spese di salvataggio. Ma il discorso si fa più complicato… Poiché esistono due tipologie di perdita totale e diverse soluzioni assicurative a copertura dell’una, dell’altra o di entrambe. In particolare, la perdita totale cosiddetta effettiva, è quella dovuta ad affondamento, furto o sparizione, e costruttiva, che si verifica nel caso in cui i costi di riparazione risultino superiori al valore commerciale dell’imbarcazione assicurata. 

2) Principali clausole aggiuntive – Per una polizza ancor più completa, i moduli extra certamente non mancano. Dai cosiddetti danni parziali (quelli dovuti a furti e incendi) alla copertura nelle fasi di alaggio e varo, fino alla fondamentale azione di rivalsa. Quest’ultima clausola vale in caso di incendio dell’imbarcazione in marina o in cantiere: l’assicurazione sarà tenuta a rimborsare il sinistro senza rifarsi sulle autorità competenti delle aree sopra citate. Scelti i moduli del proprio pacchetto assicurativo, è bene sincerarsi che nella propria polizza sano sempre previste le spese di recupero del relitto e quelle di salvataggio.

3) Premio– Come per le auto, il costo dell’RC dipende dal numero di cavalli fiscali del motore della barca e dal massimaleinserito nel contratto. Quanto alla polizza Corpi Yacht, l’ammontare del premio è direttamente proporzionale al numero e all’entità delle clausole aggiuntive previste nel contratto.

4) Periodo di copertura – Usi la barca solo pochi mesi l’anno? In questo caso è possibile stipulare un’assicurazione con validità temporale limitata, ad esempio per i tre mesi estivi. Tuttavia, il nostro consiglio è di estendere la copertura all’intero anno, così da ridurre al minimo i rischi e poter godere della tua barca in qualsiasi momento.

5) Limiti di navigazione – Attenzione a dove navighi! Anche con il più completo pacchetto assicurativo puoi rischiare di non essere coperto e mettere in pericolo l’intero equipaggio. Al momento di stipula della polizza è bene scegliere con attenzione le aree di navigazione per le quali estendere la copertura assicurativa.

Le 8 migliori App nautiche del 2017

Come faremmo senza i nostri dispositivi mobili? Come in città così anche in barca, sembra davvero difficile rinunciare al proprio smartphone e godersi a pieno la realtà circostante. Ma se così dev’essere, cerchiamo almeno di sfruttare la nostra dipendenza dalla tecnologia. Proprio per questo motivo, oggi esistono centinaia di App nautiche che, se ben selezionate, possono essere molto utili. Certamente, non dovranno mai sostituire gli strumenti di bordo, ma implementare soluzioni tecnologiche per migliorare la navigazione non è mai sconsigliato, anzi. Soprattutto in prossimità della costa, dove la connessione internet è più semplice anche senza ricevitori satellitari, alcune App nautiche potrebbero affinare le vostre scelte ed evitare errori di valutazione.

Per non farvi perdere troppo tempo negli sconfinati App Store e Google Play, abbiamo pensato di fornirvi una selezione delle 8 migliori App nautiche del 2017, suddivise per funzione e disponibilità iOS o Android:

BUSSOLA

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 Commander Compass Lite (iOS)

Non solo bussola hi-tech, molto di più… Mappe, girobussola, ricevitore GPS, inseguitore punti chiave, tachimetro, altimetro, rilevatore posizione di sole, luna e stelle, giroscopio orizzonte e convertitore coordinate. Insomma un toolkit GPS ideale sia per la navigazione sia per le escursioni a terra. 

(Rete: No / GPS: Sì)

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GPS Status Toolbox (Android)

Anche in questo caso siamo oltre la tradizionale bussola… Questa App ci consente anche di monitorare posizione e intensità dei segnali satellitari, precisione, velocità, orientamento, rollio imbardata e stato della batteria. 

(Rete: No / GPS: Sì)


CARTOGRAFIA

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   Navionics (iOS e Android)

Stessi dettagli dei migliori plotter GPS, quest’applicazione può essere implementata di tutte le aree di copertura necessarie e conta circa 2.000 aggiornamenti al giorno. L’interfaccia grafica è molto semplice e consente un rapido download di carte nautiche e carte batimetriche con linee ogni 0,5 metri. Inoltre   Navionics consente di pianificare e creare rotte dettagliate, misurare distanze, segnalare itinerari, controllare le maree, scattare foto geolocalizzate, vedere i dettagli della costa… 

(Rete: Opzionale / GPS: Sì) 


TRAFFICO AIS

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   Marine Traffic (iOS e Android)

Consente di visualizzare in tempo reale tutte le imbarcazioni e gli yacht dotati di sistema AIS (Automatic Identification System), in tutto il mondo. Inoltre consente di tracciare posizione e velocità della propria imbarcazione, monitorare arrivi e partenze in oltre 4.000 porti, sfogliare la gallery di oltre 2,5   milioni di foto di navi, coste e fari,  e tanto altro ancora…

(Rete: Sì / GPS: Sì)


 ANCORAGGIO 

   Allarme di Ancoraggio (Anchor!) (iOS)

La tua barca si sta allontanando, più del previsto, dal punto di ancoraggio? Purtroppo questa situazione può accadere ed è bene avere un’arma in più per evitare spiacevoli conseguenze. Questa app infatti è un allarme di ancoraggio che monitora l’eventuale spostamento dell’imbarcazione rispetto a una posizione prestabilita (punto di ancoraggio).

(Rete: No / GPS: Sì) 

    Anchor Watch / SMS /Alarm (Android)

E’ un’applicazione molto simile alla precedente ma creata appositamente per i dispositivi Android. Allo stesso modo, avvisa l’utente qualora l’imbarcazione si allontanasse sensibilmente dal punto di ancoraggio. 

(Rete: No / GPS: Sì) 


ALTRO

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    Boat Note (iOS)

Se desideri avere una gestione a 360 gradi della tua barca, questa è l’app che fa per te! Scadenze documenti dell’imbarcazione, spese sostenute e da sostenere, interventi di manutenzione, stato del contratto di ormeggio, materiale fotografico e tanti altri dati che ogni buon diportista dovrebbe avere sempre con se… tutto in  un’applicazione semplice da usare e graficamente accattivante.

(Rete: Sì / GPS: Sì) 

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 Knots 3D (iOS)

Le istruzioni per realizzare 93 nodi presentate in maniera intuitiva e dettagliata grazie a una grafica 3D che consente una visione a 360 gradi e diverse possibilità di zoom. L’app è dotata di sistema di ricerca per categoria e velocità di animazione regolabile.

(Rete: No / GPS: No)